«L'ARTE DEL CARTELLO» ARTE DEL TEMPO E MEZZO DI PROPAGANDA INFALLIBILE L'arte della pubblicità è un’arte decisamente colorata, obbligata agli elementi essenziali. Arte fascinatrice, che audacemente si piazzò sui muri, sulle facciate dei palazzi nelle vetrine, nei treni, sui pavimenti delle strade; arte che venne proiettata perfino sulle nubi. È un'arte libera da ogni treno accademico. Arte gioconda spavalda, esilarante. Arte di difficile sintesi, dove l'artista è alle prese con la creazione e la stilizzazione ad ogni costo. Il cartello é l'immagine simbolica di un prodotto, è la geniale trovata pratica e pittorica indispensabile per la sua esaltazione. Non è affatto un’arte facile, ma contrariamente è un'arte di difficile compito. Con l'arte pubblicitaria si deve esaltare con limitati mezzi coloristici, formali o lineari, le caratteristiche di un prodotto, di un oggetto di un centro turistico. La sintesi è lo scopo essenziale da raggiungere. Sintesi del disegno, del colore, della forma; sintesi simbolica di espressione e di attrazione. Se il cartello non spicca e non risalta con le dovute attenzioni di gusto e di sapienza tecnica, il cartello non serve. Nel Trentino poi l’Arte del cartellone è poco diffusa, poco nota. Forse perché essa é poco richiesta. Anche questa manchevolezza, è probabilmente collegata al temperamento piuttosto lento e pacato della nostra regione. Il cartello senza dubbio è un prodotto della metropoli dove la concorrenza commerciale ed industriale ha bisogno di campagne pubblicitarie energiche per attirare l'interesse e l’attenzione pubblica per diffondere ed illustrare le qualità, le caratteristiche di una macchina, di un prodotto, di una ditta o di una specialità. Anche da noi però non mancano le industrie, i prodotti, i vini, le frutta, i liquori e di speciale interesse i luoghi di cura, di soggiorno, le acque termali da poter esaltare, insistentemente con dei magnifici cartelli pubblicitari. In America la pubblicità é giunta ad uno sviluppo tecnico formidabile, ad una importanza decisiva e capitale in qualsiasi azienda dalla più modesta alla più gigantesca. Durante la mia esperienza americana ho però constatato che in tutte le loro espressioni pubblicitarie la genialità, l’arte, l'originalità. l'inventiva stilistica non sono eccessivamente richieste. Anzi sono poco considerate. La pubblicità ha quindi un aspetto freddo, oggettino c fotografico. Predomina il senso del gigantesco del luminoso, del meccanico e del plurimaterialistico. In questo senso l’arte pubblicitaria europea si differenzia nettamente. Quest’arte in Europa è curata e studiata con un vero senso creativo, con una specifica volontà stilistica, con una superiore intenzione d’arte. L'arte pubblicitaria, bella, sapiente, veramente indovinata è poca. Perché gli artisti giustamente geniali in questo campo sono pochi. Ma senza dubbio è un’arte che attrae l'artista per il suo fascino creativo obbligatorio, come pure per il suo continuo imponibile contatto con le materie più disparate, con i soggetti più dissimili, con tessuti e metalli, con aeroplani e cappelli; con cibarie ed utensili agricoli, con simbologie d'ogni specie e di pretta modernità. Modernità che altrimenti l'artista non avvicinerebbe e non imparerebbe a conoscere. Perciò l'arte del cartello e della pubblicità in genere è un'arte spiccatamente dei nostri tempi. È un'arte poi ricercata ed indispensabile e quindi pagata. È anche stimolante e gioconda perché ammette i più audaci azzardi stilistici e coloristici. essa ha dato un'impronta inconfondibile al nostro secolo ed ha educato ed attratto le folle con festosità, arguzia e violenza muraria. Nel Trentino poi non è affatto curata. Dunque è urgente la necessità di una Sezione d'arte della strada alla prossima Mostra Sindacale. Sarebbero urgenti anche qualche concorso, qualche premio di propaganda. Essi stimolerebbero l'artista verso questa forma d'arte palpitante. I cartelli non sono delle inutili pitture, ma hanno una funzione immediata e continua di propaganda. Non vi sarebbe modo migliore per esaltare le bellezze turistiche del Trentino. I cartelli vivificano e rallegrano le strade, accendono con improvvisi gridi il paesaggio naturale con un pugno nell'occhio fermano il più distratto passeggero. L'arte del cartello è poi una salutare iniezione contro gli arcaismi primitivi, contro le anemie pittoriche, contro il buio artistico e disfattista, contro il confusionismo retorico, contro il freddo razionalismo esotico e la stitichezza cerebrale. È un'arte che si addice magnificamente al temperamento esuberante e creatore mediterraneo. Ecco il perche in tutte le Mostre Sindacali d'Arte è desiderabile non manchi una Sezione del Cartello e dell'Arte pubblicitaria in genere. È anche consigliabile e da augurarsi che le ditte che abbisognano di propaganda attraente si rivolgano agli artisti, per bozzetti di cartelli e stampati in genere, ideati con gusto e saggio criterio reclamistico. Un cartellone od una marca può essere la fortuna di un prodotto e di una Ditta. Il promuovere poi qualche modesto concorso, per qualche cartello pubblicitario sarebbe una speculazione propagandistica efficace ed a buon mercato. Sarebbe un atto di nobile incitamento agli artisti un atto di vita ed un gesto di generosità che accenderebbe l'entusiasmo sopito. FORTUNATO DEPERO Il Brennero, Trento, 1 giugno 1937