I DIRITTI ARTISTICI PROPUGNATI DAI FUTURISTI ITALIANI MANIFESTO AL GOVERNO FASCISTA Mio caro Marinetti, approvo cordialmente la tua iniziativa per la costituzione di una Banca di Credito specialmente per gli Artisti. Credo che saprai sormontare gli eventuali ostacoli dei soliti misoneisti. Ad ogni modo questa lettera può servirti di viatico. Ciao, con amicizia, MUSSOLINI MUSSOLINI Vittorio Veneto e l'avvento del Fascismo al potere costituiscono la realizzazione del programma minimo futurista lanciato (con un programma massimo non ha ancora raggiunto) 14 anni or sono da un gruppo di giovani e audaci che si opposero con argomenti persuasivi all'intera Nazione avvilita da un senilismo e da un mediocrismo paurosi dello straniero. Questo programma minimo propugnava l'orgoglio italiano, la fiducia illimitata nell'avvenire degli italiani, la distruzione dell'impero austroungarico, l'eroismo quotidiano, l'amore del pericolo, la violenza riabilitata come argomento decisivo, la glorificazione della guerra sola igiene del mondo, la religione della velocità, della novità, dell'ottimismo e dell'originalità, l'avvento dei giovani al potere contro lo spirito parlamentare, burocratico, accademico e pessimista. La nostra influenza in Italia e nel mondo è stata ed è enorme. Il Futurismo italiano, tipicamente patriottico, che ha generato i numeri voli futurismi esteri, non ha nulla a che fare coi loro atteggiamenti politici, come quello bolscevico del Futurismo russo divenuto arte di Stato. Il Futurismo è un movimento schiettamente artistico e ideologico. Interviene nelle lotte politiche soltanto nelle ore di grave pericolo per la Nazione. Fummo primi fra i primi interventisti; in carcere per interventismo a Milano durante la Battaglia della Marna; in carcere con Mussolini per interventismo a Roma il 12 aprile 1915; in carcere con Mussolini nel 1919 a Milano per attentato fascista alla sicurezza dello Stato e organizzazione di bande armate. Abbiamo creato le prime associazioni degli Arditi e molti tra i primi Fasci di combattimento. Divinatori e lontani preparatori della grande Italia di oggi, noi futuristi siamo lieti di salutare nel non ancora quarantenne Presidente del Consiglio un meraviglioso temperamento futurista. Da futurista, Mussolini ha parlato così ai giornali esteri: « Noi siamo un popolo giovane che vuole e deve creare e rifiuta d'essere un Sindacato di albergatori ed i guardiani di museo. Il nostro passato artistico è ammirevole. Ma, quanto a me, sarò entrato tutt'al più due volte in un museo ». Recentemente Mussolini ha pronunciato questo discorso tipicamente futurista: « Il Governo che ho l'onore di presiedere è Governo di velocità. Nel senso che noi abbreviamo tutto ciò che significa ristagno nella vita nazionale. Una volta la burocrazia si addormentava sulle pratiche emarginate. Oggi tutto deve procedere con la massima rapidità. Se tutti procederemo con questo ritmo di forza e di volontà e di allegrezza, supereremo la crisi, la quale, del resto, è già in parte superata. Io sono lieto di vedere il risveglio anche di questa Roma che offre lo spettacolo di officine come questa. Io affermo che Roma può diventare centro industriale. I romani devono essere i primi a disdegnare di vivere soltanto sulle memorie. Il Colosseo, il Foro romano sono glorie del passato: ma noi dobbiamo costruire le glorie del presente del domani. Noi siamo la generazione dei costruttori che col lavoro e con la disciplina del braccio e intellettuale vogliono raggiungere il punto estremo, la meta agognata della grandezza della Nazione di domani, la quale sarà la Nazione di tutti i produttori e non dei parassiti ». Con Mussolini il fascismo ha ringiovanita l'Italia. Spetta a Lui l'aiutarci nel rinnovamento dell'ambiente artistico ove permangono uomini e cose nefaste. La rivoluzione politica deve sostenere la rivoluzione artistica, cioè il futurismo e tutte le avanguardie. DOMANDIAMO : 1° DIFESA DEI GIOVANI ARTISTI ITALIANI NOVATORI in tutte le manifestazioni artistiche promosse dallo Stato, dai Comuni e private. Esempi: a) Alla Biennale di Venezia furono invitati avanguardisti e futuristi stranieri (Archipenko, Kokoschka, Campendonk), mentre non furono mai invitati i futuristi italiani (creatori di tutti i futurismi). Bisogna sradicare questa ignobile antiitalianità sistematica! b) All'Augusteo sono accolti gli avanguardisti e i futuristi stranieri (Strawinsky, Ravel, Schoenberg, Schriabine, Schrecker), mentre sono trascurati o rifiutati gli avanguardisti e futuristi italiani. Bisogna sradicare questa ignobile anti italianità sistematica! c) Al Teatro della Scala (che ha la funzione di rivelare, glorificandoli, i nuovi musicisti italiani) si danno ogni anno due opere di Wagner e nessuna (o quasi nessuna) di giovani italiani. Si preferiscono cantanti stranieri inferiori ai nostri. Bisogna sradicare questa ignobile antiitalianità sistematica! d) Il Teatro di Siracusa non può essere riservato alla gloria dei classici greci! Domandiamo che, alternativamente alle rappresentazioni delle opere classiche, si svolga un concorso per un dramma moderno pittoresco adatto all'aria aperta di un giovane siciliano da premiarsi e incoronarsi solennemente nel teatro stesso. (PROPOSTA Marinetti, Prampolini, Jannelli, Nicastro, Carrozza, Russolo, Mario Carli, Depero, Cangiullo, Giuseppe Steiner, Volt, Somenzi, Azari, Marasco, Dottori, Pannaggi, Tato, Caviglioni, Paladini Raciti, Mario Shrapnel, Raimondi, G. Etna, Sortino-Bona, Cimino, Soggetti, Rognoni, Masnata, Mortari, Piero Illari, Rizzo, Soldi, Leskovic, Buzzi, Casavola, Clerici, Caprile, Scirocco). 2° ISTITUTO DI CREDITO ARTISTICO ad esclusivo beneficio degli artisti italiani. Come si aprono delle Banche di credito a favore dell'industria e del commercio, similmente si dovranno creare appositi Istituti che sovvenzionino manifestazioni artistiche o Istituti d'arte industriale o anticipino denaro agli artisti per il loro lavoro (manoscritti, quadri, statue, ecc.), i loro viaggi di istruzione o di propaganda. Tali Istituti di credito potranno avere carattere privato (Società anonime per azioni) o governativo (enti e fondazioni). Nel primo caso la nascita di tale Istituto è legata alla maggiore o minore buona volontà e numero degli aderenti. Nel secondo caso il capitale necessario sarebbe sicuramente e prontamente realizzabile solo che lo Stato decretasse un'imposta o una ritenuta anche minima, ma estesissima, sui redditi di guerra, sui patrimoni, ecc. o mediante una sottoscrizione nazionale ad iniziativa statale. L'Istituto agirebbe come una Banca per gli artisti, accetterebbe depositi di opere d'arte, e in base alla valutazione reale darebbe sovvenzioni od aprirebbe crediti. L'opera d'arte giacente costituirebbe un deposito fruttifero per il depositante e per l'Istituto stesso che promuoverebbe iniziative artistiche, vendite, ecc. Così l'artista e l'opera d'arte sarebbero valorizzati. Questi Istituti potrebbero intraprendere concessione di mutui a favore d'industrie artistiche e ottenere l'uso di palazzi per adibirli ad abitazioni di artisti, d'istituzioni artistiche od aprirvi periodiche mostre. (PROPOSTA Prampolini, Marinetti, Russolo, Cangiullo, Depero, Settimelli, Mario Carli, Buzzi, Marasco). 3° DIFESA DELL'ITALIANITÀ. A) Italianizzazione obbligatoria immediata degli alberghi (tutte le diciture, insegne, liste delle vivande, conti, ecc., in lingua italiana) dei negozi e della corrispondenza commerciale. Mezzi automatici per propagare la lingua italiana senza spese. (Proposta Marinetti, Russolo, Buzzi, Folgore, Mario Carli, Settimelli, Depero, Cangiullo, Somenzi, Marasco, Rognoni). B) Italianizzazione della nuova architettura contro l'uso sistematico di plagiare le architetture straniere. Cominciare questa italianizzazione in tutti gli edifici statali, specialmente nei paesi redenti. (PROPOSTA Virgilio Marchi, Depero, Russolo, Buzzi, Somenzi, Azari, Marasco, Prampolini, Folgore, Volt). C) Italianizzazione obbligatoria delle edizioni e dei caratteri tipografici. (PROPOSTA Frassinelli, Rampa-Rossi). 4° ABOLIZIONE DELLE ACCADEMIE (Istituti d'Arte e Scuole professionali) Gli attuali sistemi di insegnamento non corrispondono alle esigenze estetiche dell'evoluzione dell'arte attraverso i tempi. L'arte non si insegna. Gli attuali diplomati non sono né tecnici competenti né artisti. Tutte le Accademie saranno sostituite quindi da: A) Istituti liberi di tecnica artistica per insegnare il valore delle materie in rapporto alle loro differenti applicazioni nell'arte e alla tecnica manuale; così da creare delle abili maestranze. Questo con libertà di metodo e di libera scelta d'insegnamento o dell'insegnante. B) Istituti di esperienza estetica per diffondere teoricamente, praticamente e popolarmente, mediante conferenze, rappresentazioni, declamazioni, esposizioni, concerti, l'amore dell'arte. Constatato il giusto decadimento del collezionismo, sviluppare specialmente l'arte decorativa esterna e interna, mediante concorsi nazionali ed esposizioni-vendite nei maggiori edifici dello Stato. (PROPOSTA Prampolini, Marinetti, Russolo, Buzzi, Somenzi, Piero Illari). Abolizione delle Accademie di Belle Arti e Professionali senza altre sostituzioni. (PROPOSTA Marasco). 5° PROPAGANDA ARTISTICA ITALIANA ALL'ESTERO mediante un Istituto Nazionale di propaganda artistica all'estero che tuteli gli interessi artistici ed economici degli artisti italiani. Questo Istituto dovrà essere diretto da giovani artisti stimati all'estero e che propugnino con italianità il genio novatore italiano. Avrà commissioni permanenti riguardanti le varie arti e uffici di corrispondenza nei principali centri artistici esteri. Agirà mediante conferenze, concerti, esposizioni e pubblicazioni periodiche di propaganda. (PROPOSTA Prampolini, Russolo, Buzzi, Volt, Marasco). 6° CONCORSI LIBERI D'ARTE. Utilizzare una parte del denaro che lo Stato spende attualmente per l'arte in concorsi di poesia, plastica, architettura, musica, riservati ai giovani non ancora venticinquenni, da premiarsi mediante un referendum popolare. (PROPOSTA Balla, Marinetti, Marasco). 7° AFFIDARE L'ORGANIZZAZIONE DELLE FESTE NAZIONALI E COMUNALI (cortei, gare, sportive ecc.) ai gruppi di artisti d'avanguardia italiani, i quali hanno ormai provato in modo incontestabile la loro genialità innovatrice, fonte di quell’ottimismo che è indispensabile alla salute della Patria. (PROPOSTA Depero, Azari, Marinetti, Marasco). 8° AGEVOLAZIONI AGLI ARTISTI. a) Riconoscimento legale da parte del Governo dei diritti d'autore per gli artisti delle arti plastiche, sul maggior prezzo raggiunto dalle opere loro, attraverso le vendite successive, mediante un'istituzione simile alla « Società degli Autori ». b) Una tariffa internazionale unica di trasporto, da applicare non in rapporto al peso, ma in rapporto al percorso compiuto. Stabilire cioè il peso massimo ed in base a questo regolare il prezzo delle tariffe. c) Riduzione del 75% sul prezzo di trasporto delle opere e di viaggio per gli artisti. d) Abolizione delle tariffe doganali internazionali sia riguardo le importazioni che l'esportazione delle opere d'arte moderna. (PROPOSTA Prampolini, Depero, Azari, Marasco, Marinetti, Volt). e) Ottenere che le lettere di cambio e le assicurazioni siano a carico di chi deve rispondere del trasporto delle opere d'arte, cioè delle ferrovie, dei trasporti marittimi, ecc., altrimenti usufruisce di tale garanzia solo l'artista che ha i mezzi necessari. (PROPOSTA Prampolini, Marasco). 9° CONSIGLI TECNICI CONSULTIVI formati da artisti, ed eletti fra gli artisti con una rappresentanza proporzionale delle tendenze d'avanguardia. Questi Consigli Tecnici consultivi avranno lo scopo di tutelare gl'interessi degli artisti nei rapporti con le istituzioni statali, comunali, private e gli artisti stessi. (PROPOSTA Prampolini, Marasco, Marinetti, Volt). 10° RAPPRESENTANZA PROPORZIONALE. Le avanguardie artistiche italiane dovranno essere invitate a partecipare con una rappresentanza proporzionale a tutte le manifestazioni e cariche artistiche statali, comunali e private. (PROPOSTA Prampolini, Marasco, Marinetti, Volt) 11° CONSORZIO INTERNAZIONALE per la tutela degli interessi artistici ed economici degli artisti d'avanguardia. Questo Consorzio dovrebbe proporsi l'accentramento delle migliori istituzioni artistiche di avanguardia, per la solidarietà, per la difesa e la propaganda artistica ed economica. (PROPOSTA Prampolini, Marasco, Marinetti, Volt). Per la Direzione del Movimento futurista e per tutti i Gruppi Futuristi Italiani F.T. MARINETTI P. S. Questo programma fu esposto personalmente da Marinetti al Presidente del Consiglio, che lo approvò in massima. La concezione di un Istituto di credito artistico a beneficio degli artisti creatori è dovuto al pittore Prampolini, il quale la espose e la difese al primo Congresso internazionale degli artisti d'avanguardia a Düsseldorf (giugno 1922), quale relatore delegato per l'Italia. Noi, II serie, a.I, n.1, Roma aprile 1923