L’estetica della macchina Il poeta futurista deve avere quella tipica passione per la vita di oggi che Boccioni chiamò MODERNOLATRIA. Egli deve amare ciò che gli uomini hanno inventato e inventano di più meraviglioso: la MACCHINA. La macchina sintesi dei maggiori sforzi cerebrali dell'umanità. La macchina, equivalente meccanico organico del globo terracqueo. La macchina nuovo corpo vivo, quasi umano che moltiplica il nostro. La macchina prodotto e conseguenza che produce a sua volta infinite conseguenze e modificazioni nella sensibilità nello spirito, nella vita. Non c'è salvezza dunque fuori dell'estetica della macchina e del suo splendore geometrico meccanico che noi futuristi predichiamo e glorifichiamo da 16 anni. Queste estetica ha per diluenti la forza imbrigliata, la velocità, la luce, la volontà, l' ordine, la disciplina, il metodo, la concisione essenziali e la sintesi, la felice precisione degli ingranaggi, la concorrenza d'energie convergenti in una sola traiettoria. F. T. MARINETTI