Perché Marinetti ha tradotto Tacito Nessuno avrebbe mai supposto che F. T. Marinetti avrebbe dedicato le sue cure per darci una esalta e limpida traduzione di uno dei più famosi capolavori della letteratura latina — la Germania di Tacito. Eppure è così; e proprio in questi giorni in uno degli eleganti volumi della « Collana Romana », diretta da Ettore Romagnoli, la breve e popolare opera tacitiana appare col testo originale a fronte nella lezione italiana del fondatore del Futurismo. Quasi a prevenite il moto di stupore del mondo letterario e artistico, il Marinetti spiega in una breve prefazione le ragioni che lo hanno indotto a tradurre uno scrittore di... duemila anni fa. Per il cortese consenso degli Editori siamo in grado di offrire ai nostri lettori la brillante difesa che il Marinetti fa della sua « contraddizione » che sarebbe soltanto apparente, poiché Tacito — al dire di Marinetti — altro non sarebbe che il più futurista degli scrittori della romanità. « Contento molti che desiderano sapere perché il futurista Marinetti ha tradotto la « La Germania » di Tacito per la « Romana ». Alla proposta del mio caro amico Umberto Notari ho risposto affermativamente : 1.) Perché mi offriva un modo giovanile di cominciare una giornata caprese piena di lunghe arrostiture al sole, tuffi a capo fitto nelle liquide turchesi delle grotte verso cieli inabissati, conversazioni immense colla futurista Benedetta mentre allatta la nostra pupa rumorista; 2.) Perché volevo rivivere il mio collegio dei Gesuiti in Alessandria d' Egitto; i giochi rissosi dei compagni arabi, greci, negri, olandesi sotto palme, banani, bambù, e quel vano di finestra invaso dalle gaggie dove traducevo « La Germania » di Tacito in francese, mangiando hallausa e compenetrando nel sogno la nevosa Foresta Nera e gli ulivi d’Italia gesticolanti al sole; 3.) Perché la nostra passione futurista per la sintesi ci permette di gustare ancora Tacito senza essere soffocati dalla ripugnante polvere del passato; 4.) Perché Tacito, maestro di concisione sintesi e intensificazione verbale, è lo scrittore latino più futurista e molto più futurista dei maggiori scrittori moderni : Ad esempio : Gabriele D'Annunzio; 5.) Per dimostrare che la creazione delle parole in libertà non proviene da ignoranza delle origini della nostra lingua; 6.) Perché la visione imperiale della Germania fissata da Tacito è tuttora politicamente, istruttiva e ammonitrice; 7.) Perché la brevità dell’opera mi permetteva di realizzare una traduzione precisa e viva; 8.) Perché gli scrittori italiani ammirano la virile concisione Tacitiana, sorella di quella sintesi plastica della lingua italiana da noi propagandata e, realizzata colla rivoluzione futurista delle parole in libertà e dello stile parolibero, contro la prolissità decorativa del verso e del periodo; 9.) Perché venga dimostrata l'assurdità dell' insegnamento scolastico latino, basato su traduzioni scialbe, errate e su cretinissime spiegazioni di professori abbrutiti, tarli di testi e teste. Un efficace insegnamento della letteratura latina esige traduttori ispirati quanto i latini tradotti, e interpreti sensibili capaci di trasfondete la vita del genio. Se ciò non è possibile, urge rimpiazzare le ore di Latino idiotizzato con ore di Meccanica e Estetica della Macchina, questa essendo oggi l’ideale maestra di ogni veloce intelligenza sintetica e di ogni vita potentemente patriottica ». F. T. MARINETTI "Io penso che, in proporzioni diverse, c'è sempre un futurista dentro di noi" LUIGI CAPUANA Arte Futurista Italiana, numero unico, Palermo 1929