ARCHITETTURA FUTURISTA E NUOVI MATERIALI DA COSTRUZIONE 1.— La nuova architettura che sta modificando lo aspetto delle città europee ha, sopra tutto, un valore urbanistico generato dalle esigenze della vita moderna. All'antica visione delle facciate e dei particolari si contrappongono le visioni delle strade sovrapposte, delle prospettive aeree, delle velocità e dell'esistenza notturna. 2.— I diversi precursori della nuova architettura, prima del 1914, erano semplicemente preoccupati di risolvere problemi tecnici o stilistici: contributo importante, ma non essenziale. E' gloria dell'italiano Antonio Sant'Elia (con il manifesto sulla « Architettura Futurista » e i progetti della « città nuova ») la creazione di un'architettura basata sui nuovi materiali costruttivi, vivente non soltanto per la casa in se stessa, ma per il collegamento con le strade, i ponti, la luce, il movimento, ecc. Questi ritrovati di Sant'Elia iniziarono e influenzarono il rinnovamento mondiale. Gli architetti Sartoris, Oud e Mallet-Stevens pubblicarono i migliori e più documentati riconoscimenti di questa superiorità dell'artista italiano. 3.— E' importante rilevare come le leggi caratterizzanti questa rivoluzione architettonica (movimento — estetica della macchina — splendore geometrico — simultaneità) derivino direttamente dalle ricerche dei primi pittori futuristi. E’ cioè una sensibilità nuova, indicata da artisti puri, che trova il suo conseguente sviluppo nelle arti applicate. Se per circa tre millenni si è fatta dell'ottima architettura con le infinite variazioni e combinazioni dei cinque ordini, ciò non esclude la necessità di una completa trasformazione per le scoperte dei nuovi materiali e per le modificate condizioni della nostra esistenza. L'architettura che rispecchi e riassuma la presente civiltà, per essere tale, deve tener conto delle differenze sostanziali fra la vita di ieri e la vita di oggi, non solo nel costume, ma anche nello spirito. 0 ripetere senza scopo i vecchi sistemi stridenti con i bisogni dell'epoca o comprendere le armonie e i nuovi sensi poetici e plastici della modernità. 4.— Strettamente legata alla difesa dell’estetica della architettura moderna è la difesa dei nuovi materiali, poiché soltanto con la sicurezza di poter usufruire di prodotti di affidamento l'architetto ha la volontà di abbandonarsi al piacere puro dell'ideazione. Perchè i prodotti che oggi si affermano nell'Edilizia e nell'industria devono dare la garanzia di una stabilità decisiva, devono cioè essere considerati nella piena e conclusiva loro funzione. Accanto alle rinnovate utilizzazioni del ferro, dello acciaio, del vetro, del legno, ecc. esiste l'uso dei materiali nuovi la di cui esperienza permette oggi di consigliarne la generale e definitiva applicazione. In primo piano è da ricordare il « cemento armato » che dà all'architettura moderna una caratteristica costruttiva inconfondibile e che permette audacie e rendimenti impossibili in precedenza. Altra conquista è il vetro nei suoi diversi impieghi, fino al punto da renderlo adatto per tetti, pavimenti, pareti, ecc. Vi è pure ora il « vetro di sicurezza » nei suoi diversi tipi, la cui importanza è tale da richiederne l'obbligatorietà per casi di difesa dell'individuo e per garanzie costruttive diverse. Ad esempio l'Inghilterra e la Francia hanno reso o stanno rendendo obbligatorio il « vetro di sicurezza », in tutte le automobili. Il rendimento, la garanzia raggiunti in anni di prova rendono dannosa e assurda ogni scusa che ritardi questa obbligatorietà. Il «vetro di sicurezza» viene usato nell'Edilizia in genere, nelle navi, sia da guerra che mercantili, in tutti quei casi cioè che richiedono grande affidamento di resistenza. E il suo uso è, in questi casi, anche un'economia, perchè elimina la necessità di ricorrere a cristalli di spessori enormi. L'alluminio nelle sue differenti leghe, s'impone per leggerezza, solidità e bellezza. Nelle costruzioni a struttura in ferro l'alluminio assume un vero carattere di materiale da costruzione. Da notare il CROMALLUMINIO che è una delle leghe migliori, di fabbricazione italiana. Altro materiale leggero da ricordare è la latta, nelle sue varie utilizzazioni. In Italia non si è ancora compresa tutta la portata di questo prodotto, che, per facilità di lavorazione, minimo prezzo, leggerezza, ecc., ecc. rappresenta un materiale essenziale applicabile in pieno all'Edilizia specialmente negli arredamenti. La « Lito-Latta » di Savona che è una delle Case meglio attrezzate per questa lavorazione, sta appunto studiando la possibilità di un largo uso della latta anche in rapporto alla architettura. Pure da considerare come materia prima è "l’elettricità", che nella casa nuova diviene indispensabile, in modo tale da tenerne conto fin dall'inizio della costruzione. Vi sono poi tutti i materiali da rivestimento e pavimentazione, che permettono maggior comodità, risparmio, igiene, sicurezza, ecc., ecc. Tra i molti indichiamo la pittura pietrificante « Silexore » e il rivestimento plastico « Silexine » della Casa L. Van Malderen di Milano, il «buxus», il «maftex», l’« eternit», il « celotex», ecc., ecc. Tra i prodotti per pavimentazione : il «linoleum», la «gomma», l’«Eubolitt», ecc., ecc. Sono centinaia di prodotti diversi, ognuno con caratteristiche e rendimenti speciali — materiali cioè che ogni architetto deve conoscere in tutte le loro varietà e i loro usi, perchè dalla loro conoscenza sorge una più perfetta e redditizia possibilità costruttiva. 5.— Ecco perciò che il concetto della « macchina da abitare » ha un significato notevolissimo: vuol dire sanità, funzionamento regolare, sintesi, precisione, equilibrio, ecc. Tutte doti che sono attive nell'azione di qualsiasi corpo, da quello umano a quello meccanico. E la fabbricazione in serie non nega la bellezza (valga per tutti l'esempio delle automobili), sarà merito dell'architetto saper disporre di questi elementi a serie per ritrarne il massimo rendimento possibile, sia pratico che artistico. 6.— La nuova architettura parte dall’interno verso l'esterno, perchè deve servire, innanzi ad ogni altro scopo, per abitazione. E' il rapporto tra le diverse parti interne dell'edificio che rivela il buon architetto moderno. Dalla distribuzione sulla « pianta » nasce l'armonia tra i volumi, il ritmo di spazi che darà poi all'esterno quell'aspetto artistico (con giardini pensili, terrazze per ogni camera, ecc.) che può essere soltanto in merito ad una perfetta disposizione degli interni. Bellezza cioè naturale, non falsata dai travestimenti o dalle imbellettature degli stucchi. 7.— Osservando le migliaia di realizzazioni che già caratterizzano le maggiori città tedesche, olandesi, francesi, ecc. si nota senza difficoltà che, pur avendo in comune dei principi costruttivi, i diversi architetti subiscono o interpretano, nell’attuazione dei progetti, la influenza del clima, del costume, dell'ambiente e della razza in cui operano. Per queste ragioni anche la nuova architettura italiana avrà una sua impronta originale che la distinguerà da qualsiasi confronto con l’estero. Acquistando cioè in igiene, economia, comodità, luce, ecc., l'architettura italiana non negherà quella bellezza che mai si potrebbe raggiungere con l'imitazione e l'adattamento degli stili superati. FILLIA