“S C I E N Z A R T E„ DI ARNALDO GINNA Preciserò fra poco la lunga magnifica attività futurista di Arnaldo Ginna alto ingegno poliedrico e tentacolare di poeta, novelliere, pittore, scultore, cinemartista, elettroartista. Ora attiro l'attenzione dei futuristi sulla sua originale concezione di una SCIENZARTE. Sono importantissime esplorazioni ai confini dell'arte e ai confini della scienza più o meno legate con le esplorazioni espresse dalla futurista Benedetta nelle sue sintesi grafiche di « Forze Umane » e dai futuristi Rognoni Goggetti e Giuseppe Steiner. F.T.MARINETTI Nel 1913, insieme a Boccioni, Balla, Russolo, Carrà, Severini ecc. nell'Esposizione Libera Futurista Internazionale in Roma via del Tritone, 125, esponevo sei quadri costruiti con forme astratte. I quadri erano: « Paganini » « Edgardo Poe » « La musica della danza » « Ritmi forme e colori di un risveglio a finestra aperta » « Lussuria » « Intossicazione ». Non senza scopo ho messo in ordine i titoli dei quadri; essi, che rappresentato ancora oggi un’ avanzatissima forma d'arte pittorica puramente astratta, cominciano con una forma mista (Paganini) e finiscono con una assoluta forma astratta ideale (Intossicazione). Dal giorno di quelle esperienze pittoriche ad oggi sono passate dentro di me innumerevoli altre esperienze che si sono man mano spinte oltre gli stessi confini della pittura e dell’ arte. Il fenomeno sensoriale pittorico, spinto coraggiosamente dall'assillante desiderio di scoperte nuove, doveva raffinarsi talmente da trovarsi, quasi inaspettatamente, nel campo dell'astrazione pura scientifica, geometrica, matematica. Il fenomeno sebbene raffinatissimamente sensoriale è restato artistico anche nelle ultime esperienze, tanto da potersi ancora chiamare arte, ma ha perduto uno degli elementi sin’ora essenziali della pittura e di tutte le arti, la preoccupazione armonica ed estetica del bello. D'altra parte, queste nuove esperienze le abbiamo chiamate « Scienzarte » perchè la preoccupazione nostra maggiore, dopo aver sorpassato tutti gli idealismi ed i canoni estetici antichi e moderni, è quella di scoprire e di rendere palesi le forze psichiche, fisiche, chimiche, matematiche ecc. per mezzo delle linee. Per allontanarci definitivamente dal pericolo di una estetica sensoriale, dal bisogno innato di bellezza e di armonia delle forme, abbiamo abolito la rappresentazione plastica e cromatica attenendoci soltanto alla linea che deve essere intesa nel più alto senso di purezza matematica. La linea di cui ci serviamo non ha, nemmeno rappresentativamente, consistenza, spessore, larghezza ecc. essa devesi intendere puramente ideale. Queste linee che noi definiamo matematiche per liberarle da ogni espressione sensoriale estetica, non devono essere però considerate alla stregua della fredda concezione matematica che le vede soltanto sotto l’aspetto di simboli. Noi affermiamo che la linea tracciata ha un valore di reale esistenza, più reale della forza stessa che ne è soltanto l'effetto. Queste linee sono la causa, l’anima stessa delle forze universali. Il concetto sarà man mano spiegato e sviluppato; intanto cercherò di illustrare con esempi che cosa è questa « Scienzarte ». Prima di tutto presento questo mio disegno dal vero, fatto due anni fa in Umbria. Esso avrebbe tutta l'aria di un disegno passatista se lo studio non fosse stato eseguito con intendimenti di ricerche molto futuriste. Per quanto lo consenta la riproduzione osservate che la roccia da cui esce l'ulivo e le masse che formano il terreno circostante e gli alberi del prossimo secondo piano mostrano uno stesso andamento contorto delle linee essenziali. (Fig. I) Al di là della rappresentazione fotografica pittorica noi scorgiamo una forza che dimostra la sua esistenza attraverso linee caratteristiche, nè più nè meno di quelle che sul corpo e sul viso umano dimostrano le peculiarità dell'individuo intelligente, il carattere e le tendenze. Con la nostra investigazione scienzartistica abbiamo scoperto che la forza (geologica e vegetale) che informa la roccia, l’ulivo, il terreno circostante ecc. è una forza intelligente e caratteristica, nè più nè meno di quella umana. Ecco l’importanza investigativa della Scienzarte: con un processo artistico-pittorico abbiamo fatto una scoperta scientifica. Ma procediamo con ordine di esempi: Presento un altro mio disegno che ho intitolato «Uomo antico». (Fig. 2) Ecco un disegno prodotto dalla fantasia, dove sono eliminate le scorie inutili rappresentative e dove la ricerca della scienzarte si fa più palese. Gli elementi delle linee sono tracciati di reali forze cristallizzate attraverso molti secoli. Qualc'uno vi vedrà soltanto una figura stilizzata: naturalmente possono esserci degli altri elementi, ma a noi interessa soltanto di scoprirvi quelle linee-forza che presentammo nel primo esempio. Le linee-forza sono li a farci conoscere un anima vitale invecchiata-decrepita. Esistono nell’ambiente universale delle forze, delle vere e proprie entità caratterizzate da queste linee-forza. Un altro disegno «Paesaggio»: Le forze che caratterizzano l’ambiente sono in questo caso nello stato di formazione, esse sono per ciò nebulose. (Fig. 3) A questo punto voi direte: « Ma insomma, nel caso di questo « Paesaggio », come erano gli alberi le case ecc.? Se erano reali dovevano essere precisate. Le nubi solo potevano essere di forma imprecisata ». Questa vostra osservazione mi è utile per farvi riflettere, una volta per sempre, che l’entrata in funzione di forze temporanee (in questo caso quelle delle nubi) possono compenetrare l’ambiente con le loro forze intelligenti e dare le loro caratteristiche alle altre cose che cadono nel loro raggio d’azione. Insomma le linee-forza che noi percepiamo e che ci interessano sono quelle dell'intelligenza delle cose. Alla nostra investigazione scienzartistica le cose, così dette inanimate, hanno vita quanto i vegetali e gli animali. Da questo nasce la necessità di esporvi un altro importantissimo risultato delle nostre investigazioni : « Basta che per natura o da noi stessi o comunque sia costruita una forma materiale perchè in questa vi alberghi una forza intelligente, mentre l’insieme di queste forze spirituali sono in perfetta rispondenza con le linee che caratterizzano l’oggetto il vegetale e l’animale. Ecco perchè una linea, una semplice linea tracciata, non è un semplice simbolo ma una vera e palpitante forza capace di vivere e di operare in sè e fuori di se stessa. Quale sia la genesi di questo fenomeno, che è alla base del visibile e dell'invisibile, non farebbe parte di questo studio, tuttavia diremo subito che avviene così : « Una linea, o una forma che è un insieme di linee, attira dall’ambiente, per legge di armonia e di simpatia, le forze in cui essa linea o forma è posta ». Noi vediamo che a poco a poco attraverso il nostro studio scienzartistico penetriamo nelle occulte leggi della natura, con un procedimento artistico e nel contempo scientifico. Il mezzo è quasi esclusivamente artistico lo scopo è quasi esclusivamente scientifico. Ulteriormente vedremo che la linea ha una influenza fondamentale anche nelle apparecchiature scientifiche e nelle costruzioni biologiche. Ma adesso proseguiamo con ordine: Ecco un disegno con forme quasi esclusivamente astratte intitolato «Dolore-Tristezza malata». (Fig. 4) Lo stato d’animo è costruito essenzialmente da linee forza sebbene anche qui la preoccupazione sia ancora pittorica. Il bisogno di liberarmi dai resti di una estetica pittorica mi hanno spinto a rovinare esteticamente questo disegno scrivendovi sopra punto per punto delle frasi di precisazione. Le frasi non hanno intenzioni letterarie ma intenzioni scientifiche capaci cioè di precisare le zone caratterizzate da uno speciale accumularsi di forze. (Fig. 5) Porto ad esempio un altro disegno « Nevrastenia » in cui si va decisamente liberandosi dalle forme plastiche e cromatiche. A questo punto ricordo alcuni disegni di Benedetta di Gius. Steiner e di Bot, disegni che furono inconsciamente portati verso lo scopo scientifico della scienzarte. (Fig. 6) Un altro disegno « Fischio » eseguito con pure linee ma in cui rimane ancora qualche preoccupazione estetica architetturale-pittorica. (Fig. 7) Il mio senso intellettuale si è intanto talmente raffinato che mi sono trovato, quasi di sorpresa, in un piano di azione nuovo, nel piano delle forze spirituali che sono alla base del mondo concreto visibile. In questo piano vado vagando ogni giorno vivendo in un nuovo mondo ben più ammirevole di questo, dove le rappresentazioni sono più sintetiche di quelle del mondo tangibile ma dove si fucinano i grandi ed i piccoli effetti del mondo materiale. Presento un esempio delle forze che si concretizzano in forme vegetali. (Fig. 8) Ma ecco in fine altri due esempi in cui la nostra ricerca scienzartistica si è liberata completamente da ogni senso estetico e raggiunge un certo grado di precisazione positiva. (Vedi fig. 9, 10) Che cos’è dunque questa «Scienzarte» se non un modo di analisi delle forze e delle leggi psico-fisiche per mezzo della linea anziché per mezzo del pensiero puro come nel mio esposto « Investigazione introspettiva-futurista » ? Prossimamente lo sviluppo di questo concetto. ARNALDO GINNA