Manifesto futurista sulla cravatta italiana Il pittore - scultore Renato Di Bosso ed il poeta - commediografo Ignazio Scurto (il secondo ed il quarto da sinistra) con la collaborazione del pittore Albino Siviero e del poeta Quirino Sacchetti (il primo e il terzo da sinistra) hanno data in molte città dimostrazione pratica della resistenza praticità lucentezza dell’ anticravatta d’alluminio. Manifesto futurista sulla cravatta italiana Rinnovare la moda italiana nel vestiario maschile significa anteporre all’esterofilia cafona ed alle importazioni galliche anglosassoni antitaliane l’orgoglio novatore della nostra razza più geniale, più intuitiva, più veloce di tutti i popoli passati presenti e futuri. Il genio vulcanico di F.T.Marinetti ha lanciato ancora una volta il segnale della rivoluzione, scagliandosi contro il cappello uniforme monotono d’uso comune. Il pittore-scultore RENATO DI BOSSO ed il poeta IGNAZIO SCURTO, colla collaborazione di giovani e valorosi futuristi veneti, bandiscono una crociata inesorabile aggressiva feroce contro i nodi scorsoi delle cravatte nere grigie o policrome, autentici cappi che ricordano la fetida corda con la quale i nemici di ieri strozzavano gli apostoli d’italianità. Ogni uomo porta appeso al collo il desiderio nero o colorato di una fine ingloriosa, la allusione in tela panno o seta alla propria servilità sociale. Italiani, abolite i nodi, le farfalle, le spille, i fermagli, cianfrusaglie antiveloci antigieniche antiottimistiche ! Regalatele ai vostri bambini perchè le attacchino alle code dei gatti o dei cani, unico posto dove non siano ridicole! Liberatevi dal peso della moda straniera, dalla fatalità quotidiana dei cravattai ambulanti, dalla fatalità gialla dei cinesi che cercano di appiccicarvi un sorriso ed uno straccio passaporto di cafoneria! Il carattere di un uomo si rivela traverso la cravatta che porta. Oggi, divina epoca motoristica dinamica simultanista, il carattere di un uomo non deve apparire da un nodo e da un pezzetto di stoffa, ma dalla lucentezza e dalla purezza del metallo. Perciò invitiamo tutti gli italiani maschi a boicottare le cravatte d’uso comune e ad usare la cravatta futurista lanciata da noi il 27 marzo 1933 in Verona. La cravatta futurista, ANTICRAVATTA DI METALLO LEGGERISSIMO LUCENTE DURATURO, denota in chi la porta elasticità forza intelligenza, sobrietà e consistenza d’idee, spirito novatore ed italiano. L’anticravatta da noi ideata può essere: • in latta con ondulazioni orizzontali; • in alluminio opaco con motivi decorativi antitradizionali; • in alluminio brillante con incisioni moderne; • in metallo cromato semplice; • in alluminio con gradazioni di lucentezza e di opacità; • in metallo prezioso; • in ottone; • in rame. I metalli usati devono avere uno spessore da due a quattro decimi di mm. e quindi un peso corrispondente minimo, mentre il nodo deve essere completamente abolito. La lunghezza è di pochi centimetri. La dimostrazione pratica di applicazione che abbiamo data in Verona, l'entusiasmo con cui popolo ed intellettuali hanno accolto questa nostra innovazione, le richieste di campioni e di consigli dalle altre città ci fanno presagire che l' anticravatta sostituirà tra breve con ottimismo eleganza praticità lucentezza resistenza l' antiliricità del panno, delle sete e delle tele. L’anticravatta, sostenuta da un leggero collare elastico, riflette tutto il sole e l' azzurro di cui noi italiani siamo ricchissimi e leva la nota malinconica e pessimista dal petto dei nostri uomini. Sono ridicoli quei giovinetti e quei ragazzi incravattati come diplomatici o come notai accidiosi, Mamme, regalate ai vostri figli una lucentissima anticravatta futurista che ispirerà loro idee geniali ed ottimiste, desideri di luce e di volo. Con l'anticravatta, infatti, ogni uomo, ogni giovane ed ogni ragazzo nostro porterà con sè una nota aviatoria cui hanno pieno diritto gli italiani. È preferibile essere decorati da un’ala d’aeroplano al sole che da uno straccio ridicolo neutrale e pacifista. Futuristi, boicottate i nodi scorsoi! Italiani, abbigliatevi da uomini virili e non da prossimi impiccati! RENATO DI BOSSO IGNAZIO SCURTO VERONA MARZO 1933 - XI