MANIFESTO TECNICO DELLA AEROPLASTICA FUTURISTA Non è certamente con invidia che noi guardiamo alla moltitudine di artisti che ci circonda oggi in questa nuova Italia Fascista dove abbiamo la fortuna di partecipare a tutti i fatti eroici e gloriosi che ci nascono attorno con la più grande semplicità e naturalezza: voli in massa sugli oceani, voli nella stratosfera, fervore sportivo, nuove città delle bonifiche, architettura Sant'Elia, conquiste di tutti i primati ecc...; non è, dicevamo, con invidia che noi guardiamo a questa moltitudine di artisti ostinati ad ispirarsi alle nature morte, ai vasi di fiori, agli interni, al ruscelletto, al vecchio cipresso ecc., per creare miracoli che si chiamano punta secca, xilografia, acquaforte e altre arti con tanto di A maiuscolo. Noi giovani futuristi (il meno giovane di noi ha 26 anni) potevamo ben cominciare il nostro discorso in questo modo: Noi non ammazziamo cadaveri nè distruggiamo ruderi! invece, diciamo: non la nostra modestia, ma la nostra intelligenza sviluppata in clima fascista ci vieta di occuparci ancora di un tema su cui ci siamo anche troppo dilungati. Non si scappa, cari passatisti; vi sono fatti oggi indiscutibili, ed è impossibile che ad uno spirito artistico non suggeriscano nuove emozioni e quindi nuove forme d’arte. esempio: si vola, indubbiamente esiste una « emozione» del volo (come una volta esisteva una "commozione" di fronte a un tramonto) l'emozione del volo è autonoma, non assomiglia a nessun’altra emozione; ebbene quale arte all’infuori della nostra aeropittura che esprime già molto, esprime oggi questa emozione? zero cari passatisti. E’ nella logica normale affermare che solo i futuristi potevano risolvere la questione. Hanno lo spirito adatto e sentono profondamente questa epoca in cui viviamo; essi dopo aver volato studiato analizzato le nuove bellissime emozioni sono in grado di regalarvi le loro scuderie affermando che vivono questi importantissimi elementi sufficientissimi per creare una nuova arte: Senso cinepanoramico a sorpresa del volo. Ebbrezza dello spazio e dei volumi d’aria (colore calore densità umidità ecc.). Estetica e ritmo nella smaterializzazione della materia Tattilismo aeroplastico polimaterico. Senso meccanico allo stato puro, (macchina = arte, cioè invenzione di macchine inutili). Approfondimento nell’universo materiale (realtà) e [...] creazione. Per cui ci siamo detti: urge una nuova arte! (naturalmente urge per noi sensibili chè tanto il pubblico se ne frega che si possa trasmettere una nuova sensibilità come non avrà certamente organizzato magnifici festeggiamenti al sig. Newton quando scoprì la forza di gravità). Questa nuova arte senza a maiuscola e se volete senza anche la parola arte (che molti applicano con la massima facilità creando l’Arte di radersi, l'Arte di cuocere le uova ecc. ma esitano ad applicarla ad un nuovo autentico fatto artistico) questa nuova sensibilità ha bisogno per esprimersi di una manifestazione al di là della pittura e della scultura, che contenga in sintesi, del cinema (senso cinepanoramico) del ritmo, della materia, dell’aria e dello spazio. Questa nuova espressione noi la chiamiamo aeroplastica futurista o anche progetto di paesaggio (ricostruzione combinazioni di paesaggi) poiché saranno complessi plastici polimaterici tattili da viaggiarvi dentro, saranno progetti di paesaggio da volarvi dentro anche solo con la fantasia, questo aeroplano senza motore della realtà; per mezzo dei nostri plastici polimaterici noi vogliamo dare a chi guarda la possibilità di entrare a far parte della nostra opera come trovandosi in aeroplano fa parte del paesaggio in cui vola. Di conseguenza la nostra insuperabile fantasia ottimista ci suggerisce: ambienti aeroplastici termici tattili olfattivi ecc. case quartieri città non più a vanvera ma disposti in senso plastico polimaterico tattile luminoso fumigante coloratissimo deviando fiumi costruendo boschi laghi prati aria acqua terra secondo i nuovi progetti di paesaggio che glorificheranno nei secoli la potenza politica e artistica di questa formidabile Italia fascista in cui abbiamo la gioia immensa di vivere! BRUNO MUNARI CARLO MANZONI GELINDO FURLAN RICAS REGINA del gruppo futurista di Milano