L’AEROMUSICA FUTURISTA Nei suoi recenti concerti di Roma, Milano, Rapallo, Lucca il musicista futurista Aldo Giuntini ha fatto stravincere la nostra tesi esposta col manifesto dell’aeromusica sintetica geometrica e curativa. Trascurando i vantaggi di ampiezza e polifonia dell’orchestra che d'altra parte ha sempre l’incurabile romanticismo dei violini violoncelli e arpe, Aldo Giuntini è riuscito a immensificare i pianoforti a coda colla sua stupefacente potenza pianistica. Cosicché nessuno pensò nell'ascoltarlo che si potessero meglio esprimere le sue sintesi musicali col ricorrere all’organo o all’orchestra. D’altra parte il pianoforte specialmente se dotato di ricca sonorità appare per ora l’ideale strumento per definire sagomare incidere i limiti delle forme musicali contenute nell’ aeromusica futurista. Le centinaia di lettere entusiaste ricevute dopo il concerto Giuntini alla Radio di Milano confermano i nostri principi musicali: 1) Massimo slancio iniziale senza preludio. 2) Massima intensità. 3) Massima varietà. 4) Massimo dinamismo. 5) Massima brevità. Non vi può essere intensità senza brevità: le sensazioni forti sono le più brevi. 6) Poiché ogni artificio vela, svia, ondeggia e si prolunga analiticamente, ogni sintesi essendo priva d’artificio diventa sinonimo di sincerità e purezza. 7) Tutto ciò che è breve non è necessariamente sintetico; occorre quindi una brevità carica non una pausa vuota. 8) In tutte le arti forma e contenuto sono inscindibili. 9) La sintesi si ottiene mediante un più o meno rapido sempre profondo lavoro di selezione, eliminazione e scarnificazione. 10) Nulla nell'universo può ribellarsi alla sintesi potente del genio creatore. 11) Lo sforzo sintetizzatore costituisce la prova del fuoco per i grandi poeti e i grandi artisti. 12) La sintesi che il genio creatore ottiene mediante un travaglio doloroso può essere assimilata fulmineamente dal pubblico che la scomporrà analiticamente allenandosi a creare. 13) Lo sviluppo e la ripetizione son sempre antiartistici. Abolendo ogni schema stereotipato ogni ingombro e ogni distrazione si permette alla velocità di mutarsi in simultaneità. 14) L’opera d’arte esige dal pubblico (massa o individuo) una dedizione incondizionata e commossa. Una dedizione incondizionata e commossa essendo sempre breve, l’opera d’arte deve essere breve; altrimenti alla commozione incondizionata e intiepidita si sostituisce la noia, sanzione e castigo d’ogni opera d’arte analitica. La Sintesi delle macchine, la Sintesi dell’Allegria, la Sintesi del mare, la Sintesi d’una festa di motori, la Sintesi della facciata della Mostra della Rivoluzione fascista, la Sintesi d’una battaglia simultanea di terra mare e cielo, create ed eseguite da Aldo Giuntini hanno sconfitto definitivamente tutte le forme di musica più o meno correnti oggi, cioè la musica classica o classicheggiante coi suoi sviluppi virtuosismi e ripetizioni; l’utilizzazione musicale dei canti popolari e la tediosa imitazione del jazz e della musica negra. Non si tratta d'altra parte d’un impressionismo musicale ma bensì d’un autentico futurismo musicale che esprime con sintesi brevità le forze e i ritmi della civiltà meccanica. E’ una musica geometrica dinamica e curativa. Curativa non per distrarre dalla vita e consolarne le tristezze ma per favorire le riprese di slancio del motore umano italiano allenandolo alla sempre più indispensabile simultaneità creatrice di questo nostro mirabile tempo mussoliniano. F.T.MARINETTI