andare verso il popolo MUSSOLINI MANIFESTO - PROGRAMMA DEL DOPOLAVORO ARTISTI ROVERETO 1937 A. XV Gli artisti, desiderosi di essere presenti ovunque necessiti l’entusiasmo, l’attivismo, la fede e la giocondità, hanno deciso in accordo con le gerarchie del Dopolavoro Provinciale, di fondare a Rovereto il Dopolavoro Artisti. Il loro motto, la loro febbre, il loro metodo sarà quello del FARE. Il Dopolavoro Artisti avrà una particolare Impronta e struttura: 1 Gli artisti hanno bisogno di potersi riunire e rimanere affiatati per le loro discussioni e per armonizzare in uno slancio collettivo le loro singole attività e attitudini. 2 Si è constatato che nelle manifestazioni dopolavoristiche c’è sempre bisogno dell’artista. Sia esso oratore, decoratore, pittore, poeta, musicista, ideatore di feste, di cori, di messe in scena congressistiche o sportive. Ma l’artista e le idee nella maggior parte dei casi sono difficilmente trovabili e accordabili e la loro collaborazione improvvisa è imperfetta. Quindi gli artisti hanno deciso di creare una loro fucina, per produrre disegni, progetti, allestimenti; per colorare ed elevare con ingegno e fantasia: il corteo, la serata, il convegno; le ricorrenze e gli avvenimenti di eccezione. 3 Gli artisti devono distruggere quella pessima abitudine passatista dell’isolamento e della ritrosia appartata, della timidezza e diffidenza nell’affrontare e nel partecipare alla vita pubblica. Il loro talento, la loro opinione, il loro giudizio deve intervenire dove è necessario. Non bisogna attendere di essere chiamati e interpellati, ma occorre con coraggio, chiarezza, onestà, opportunità e praticità, offrire, proporre e sostenere le proprie intenzioni, i propri progetti e le proprie idee. Verranno esaminati, valutati, valorizzati o cestinati, ma occorre che essi diventino di dominio pubblico e suscitino commenti e discussioni intelligenti. Le buone idee trionferanno, bisogna essere fascisticamente ottimisti. 4 Ricordate che al popolo piace l’arte. Quindi bisogna andargli incontro. Con idee ed espressioni semplici e vive, con esempi pratici e toccabili, utili e dilettevoli. Questo sarà uno degli scopi maggiori e più nobili del Dopolavoro Artisti. 5 Elenchiamo le possibilità, anzi i compiti pratici del pittori, degli architetti, dei poeti, degli oratori, degli scrittori, dei musicisti, del decoratori, dei cantori e attori capaci e valevoli che aderiscono al Dopolavoro Artisti : a) Compito dei pittori: Creare insegne, cartelli, vetrine, archi, addobbi, scenari; sia per i molteplici Dopolavoro aziendali, cittadini, rurali e rionali, come pure per tutte le organizzazioni del Regime, dove la loro opera sia richiesta e necessaria. b) Compito dei musicisti: Comporre e dirigere cori e musiche, canzoni ed inni, semplici, elementari, colorati e incitanti. Rinfrescare con modernità di stile e imprimere il gusto del nuovo popolare, della nuova e viva semplicità Italiana. c) Compito degli architetti: Collaborazione con i pittori e scultori, dove necessita il senso costruttivo: archi, chioschi, padiglioni, arredamenti e messe in scena. d) Compito dei poeti e scrittori: Poesie e liriche di facile comprensione, ispirate ai temi e ai simboli infiniti del Regime : dal figlio della lupa a tutti i soggetti guerrieri e gloriosi dell’ Impero fascista. Dalla esaltazione del Duce ai più alti e significativi simboli astratti di fede e di battaglia; dai simboli modesti, umani di pace e di lavoro a quelli eroici e militari. Gli scrittori possono e devono divulgare tutte le espressioni dopolavoristiche e sostenere l’opera redentrice e costruttrice di questa gigantesca organizzazione mussoliniana. e) Compito degli oratori e attori: Conferenze, numeri teatrali e tutte le forme di propaganda orale e scenica. f) Compito poi di tutti gli artisti, celebri e non celebri, puri e decoratori, anche dilettanti, purché intelligenti, è di portare giornalmente idee, di offrire progetti che il Dopolavoro Artisti sceglierà e valuterà. Idee e opere saranno ricompensate e valorizzate secondo i casi e le circostanze. Inoltre il compito perentorio degli artisti è quello anche di disprezzare e annullare i campanilismi imbecilli e nocivi, di smascherare le camarille e i cerchi chiusi. Aria, luce, generosità e larghezza di respiro e rispetto reciproco per i singoli meriti. Fede e non malafede. Coloro che la pensano come noi e intendono collaborare cioè lavorare, aderiscano. Saranno accolti con la festa dell’entusiasmo e l’abbraccio fraterno dell’artista fascista: CREDENTE, COMBATTENTE, UBBIDIENTE. FORTUNATO DEPERO pittore - poeta IRAS R. BALDESSARI pittore GUIDO CASALINI pittore ALVERIO RAFFAELLI scrittore GIOVANNI TIELLA architetto Saluto al Duce: a noi!