F.T.Marinetti L'arte tipografica di guerra e dopoguerra Manifesto futurista L’arte tipografica rimasta per secoli allo stato elementare con le sole virtù di armonia simmetria equilibrio serietà monastica della pagina che doveva idealmente somigliare a un tempietto o a un monumentino o ad una cappelletta boschiva o alla porta di una cattedrale fu rivoluzionata la prima volta trentacinque anni fa dal futurismo e dalle sue sistematiche distruzioni creazioni La modernolatria di Umberto Boccioni e l’Estetica della Macchina di Marinetti colla Velocità portata a religione bellezza dal primissimo Manifesto del Futurismo aizzarono Boccioni RussoIo Balla Carrà Severini e Soffici alle prime compenetrazioni di piani tempo-spazio concreto astratto lontano-vicino che per ottenere simultaneità squilibravano o rovesciavano il quadro pittorico il poema parolibero e la tavola parolibera Umberto Boccioni nel realizzare la prima scultura di figura umana ambiente compenetrandola di caseggiati cavalli in corsa piante nuvole e zone di luce solidificate rompe la euritmia del corpo umano in pittura e scultura Antonio Sant’Elia fondendo la casa concepita da lui come una macchina gigantesca razionale ascensionale e velocizzatrice col dinamismo urbanista distrugge l'antica idea di edificio immobile generatore di silenzio contemplativo e riposo Le parole in libertà futuriste che scaturirono dal primo Manifesto Futurista nel loro sforzo di cantare contemporaneamente le rapidità immaginose e il punto attimo-onnipresente spaccarono la pagina e fecero esplodere i caratteri tipografici in tutte le direzioni colorazioni d'inchiostri e piani prospettici spirituali e materiali Furono decisivi i futuristi Francesco Cangiullo col suo Alfabeto a sorpresa le cui lettere e combinazioni di lettere apparivano umanizzate paesaggizzate conversanti o rissanti burlescamente Giacomo Balla coi suoi drammi plastici di numeri e sfumature carnalizzate vegetalizzate e metallizzate Pino Masnata colle sue Tavole Parolibere impressionanti simultaneità letterarie plastiche Decisive la copertina di Ponti sull’oceano del poeta futurista Luciano Folgore ideata e disegnata dall’architetto futurista Antonio Sant’Elia e le tavole sinottiche parolibere dei libri futuristi di Marinetti Mazza Cavacchioli Buzzi Covoni eseguite con una varietà di caratteri tipografici combinati dal tipografo Cavanna e recentemente decisiva la rivista futurista Campo Grafico di Enrico Bona in collaborazione coll’aeropittore futurista Andreoni Decisiva l’architettura interna polimaterica o plastica murale inventata dall'aero-pittore cosmico biochimico Enrico Prampolini Decisiva l’aeropoesia dei grandi aeropoeti Farfa Masnata Sanzin Scurto Scrivo Aschieri Tullio D’Albisola Pattarozzi Tedeschi Averini Miletti Giardina Civello Pennone Bellanova Decisiva l'aeropittura dei grandi aeropittori Prampolini Benedetta Dottori Tato Crali Saladin Di Bosso Ambrosi Forlin Verossi Peruzzi Menin Andreoni Pozzo Fillia Caviglioni Decisive le prime aeropitture astratte di Balla Boccioni Prampolini Depero Contro la noia antiletteraria antiartistica che provano i bibliofili nell’estrarre i volumi dagli scaffali per non leggere e contro il pessimismo che emana dalle pagine passatiste noi aeropoeti futuristi vogliamo che avvisi murali giornali riviste manifestini poemi romanzi dizionari novelle fiabe per ragazzi cambiando forma e colore brillino di 1) Ardente dinamismo 2) Dramma spasmodico travolgente 3) Paesaggio incantevole innamorante 4) Eroismo guerriero esaltante 5) Invito all’atto fulmineo e allo strillo 6) Nuovi caratteri aggancia-sguardi (data l’urgente abolizione di tutti i caratteri piccoli sempre ipocriti affaticanti nascondigli) 7) Carte colori disegni per ambientare atmosfericamente le pagine Date le esigenze d’immediatezza drammatica da campo di battaglia le pagine dei nostri romanzi sintetici futuristi e specialmente le pagine dei quotidiani fusi o dialoganti colla radio saranno paragonabili a urbanismi futuristi i cui avvisi luminosi marcianti in alto spingono il lettore verso altre piazze-pagine altri libri altre azioni altri voli sopramarini e stratosferici Aprire il giornale mattutino e la finestra cinguettante d’uccelli radio calda bionda nel letto simile ad un mare mosso di alti caratteri neri Prima pagina oscillante tavola parolibera di un superbo bilancio di due giorni di battaglia navale perforante a liquide carezze Radiosa entrata nella mia camera di una famigliare vigna di cristallo verde Raggi in forma di riccioli rivoletti vocalizzi corallini della lontana vicina Sardegna unghiuta di trimotori aerosiluranti Con feline curve zampate di madreperlacea foschia esplodente essa accoppa un convoglio Navi nemiche istrici antiaerei sparanti in navigazione da Gibilterra all’Egitto Sparpagliarsi a zigzag fra le schiumanti colonne delle corrispondenze di guerra affondamenti a capriola e sparire mentre incrociatori superstiti puntare nella mia tenerezza rurale tutta smeraldi nichelio Usignoli turchini cantano come bastingaggi arpeggiati dalle stelle E tu Sole in bocciuolo già rosa aperta che ti spampani d’oro con frulli tonfi d’acqua foglie penne di bersaglieri Non sei forse tu la nostra intima luna Finalmente rosea di vino e gloria poiché la Sicilia pronta ecco vuole unghiare anch’essa con mordenti grassi corsivi la disfatta inglese In questa pagina quarta ultima ora le coltri pigre invidiano Fossimo rinvigoriti muscoli si andrebbe anche noi speriamo di piombare giù dal letto su questi naviganti vestiti dinamizzati dal libeccio italiano Così potrò oggi declamare alle folle paroliberamente i titoli d’un giornale quotidiano di guerra F.T.MARINETTI ALFREDO TRIMARCO LUIGI SCRIVO PIERO BELLANOVA