SPLENDORE GEOMETRICO E ESTETICA DELLA MACCHINA Noi sbrigammo già il funerale grottesco della Bellezza passatista romantica simbolista e decadente che aveva per elementi essenziali il ricordo la nostalgia la nebbia di leggenda prodotta dalle distanze del tempo il fascino esotico prodotto dalle distanze di spazio il pittoresco l’ impreciso l’ agreste la solitudine selvaggia il disordine multicolore la penombra crepuscolare la corrosione il logorio le sudice traccie degli anni lo sgretolarsi delle rovine la muffa il sapore della putrefazione il pessimismo la tisi il suicidio le civetterie dell’agonia l’estetica dell’insuccesso l'adorazione della morte Dal caos delle nuove sensibilità contraddittorie nasce oggi una nuova bellezza che noi Futuristi sostituiremo alla prima e che io chiamo splendore geometrico e meccanico Questo ha per elementi essenziali l’igienico oblio la speranza il desiderio la forza imbrigliata la velocità la luce la volontà l’ ordine la disciplina il metodo l'ottimismo aggressivo che risulta dal culto dei muscoli e dello sport l’ immaginazione senza fili l’ ubiquità il laconismo e la simultaneità che derivano dal turismo dall’ affarismo e dal giornalismo la passione per il successo il nuovissimo istinto del primato l’ entusiastica imitazione dell’ elettricità e della macchina la concisione essenziale e la sintesi la precisione felice degl’ ingranaggi e dei pensieri bene oliati la concorrenza di energie convergenti in una sola traiettoria vittoriosa I miei sensi futuristi percepirono per la prima volta, splendore geometrico sul ponte di una torpediniera Le velocità della nave le distanze dei tiri fissate dall’ alto del cassero nella ventilazione fresca delle probabilità guerresche la vitalità strana degli ordini trasmessi dall’ ammiraglio e subitamente divenuti autonomi non più umani attraverso i capricci le impazienze e le malattie dell’ acciaio e del rame tutto ciò irradiava splendore geometrico e meccanico Sentii l’ iniziativa lirica dell’ elettricità correre attraverso il blindaggio delle torri quadruple scendere per tubi blindati fino alla santabarbara traendone gli obici fino alle culatte fino alle volate emergenti. Mira in altezza in direzione alzo fiamma rinculo automatico slancio personalissimo del proiettile urto sconquasso odore di uova fradice gas mefitici ruggine ammoniaca Questo nuovo dramma pieno d’imprevisto futurista e di splendore geometrico è per noi centomila volte più interessante della psicologia dell’ uomo con le sue combinazioni limitatissime Nulla è più bello di una grande, centrale, elettrica ronzante che contiene la pressione idraulica di una catena di monti e la forza elettrica di un vasto orizzonte sintetizzante nei quadri marmorei di distribuzione irti di contatori di tastiere e di commutatori lucenti Questi quadri sono i nostri soli modelli in poesia Filippo Tommaso Marinetti Accademico d’Italia - Sansepolcrista