PESI, MISURE E PREZZI DEL GENIO ARTISTICO Manifesto futurista La critica non è mai esistita e non esiste. La pseudocritica passatista che ci ha stomacati sino a ieri, non è stata altro che vizio solitario di impotenti, sfogo bilioso di artisti mancati, chiacchiera inutile, dogmatismo borioso in nome di autorità inesistenti. Noi futuristi abbiamo sempre negato ogni diritto di giudizio a questa attività anfibia, uterina e imbecille. La prima critica nasce oggi in Italia per opera del Futurismo. Ma poichè le parole critico e critica sono ormai disonorate dall'uso immondo che se ne è fatto, noi futuristi le aboliamo definitivamente per adottare in loro vece i termini misurazione, misuratore. Osservazione l.ª - Ogni attività umana è una proiezione di energia nervosa. Questa energia che è una di costituzione e di azione, subisce diverse trasformazioni e assume diversi aspetti a seconda della materia scelta a manifestarla. Un organismo umano assume tanta maggiore importanza quanto più grande è la quantità di energia di cui dispone, quanto più potente è la sua facoltà di modificare l'ambiente in cui agisce. Osservazione 2.ª - Non c'è nessuna diversità essenziale tra un cervello umano e una macchina. Maggiore complicazione di meccanismi, nient'altro. Esempio: una macchina da scrivere è un organismo primitivo governato da una logica impostagli dalla sua costruzione. Suoi ragionamenti: se si preme un tasto bisogna scrivere il segno inferiore; se si preme il maiuscolo e un altro tasto è evidente che si deve scrivere il segno superiore; quando vien premuto lo spazio, avanzare; quando è premuto il retrogrado, rifarsi indietro. Per lei sentir premere un'e e scrivere un x, non è vero. La rottura di qualche tasto è un attacco di pazzia furiosa. Un cervello d'uomo è un apparecchio molto più complicato.I rapporti logici che lo governano sono numerosi. Essi gli sono stati imposti dall'ambiente in cui s'è formato. Il ragionamento è un'abitudine di concatenare le idee in un certo modo: utile perchè coincide col modo con cui si svolgono i fenomeni nella nostra realtà. Ma coincide appunto perchè lo abbiamo estratto da questa realtà che ci circonda. Se il nostro mondo fosse diverso, noi ragioneremmo diversamente. Esempio: se il rovesciarsi delle sedie producesse di solito in tutti i capitani di cavalleria la sordità dell'orecchio sinistro, questo rapporto sarebbe vero per noi. Così, la più gran parte delle nozioni sono poste in ogni cervello in un determinato ordine. Esempi: neve-bianco-freddo-inverno, fuoco-rosso-caldo, danza-ritmo-gioia.... Chiunque è capace di associare azzurro a cielo. Mentre invece vi sono pezzi di conoscenza tra i quali è difficile stabilire un rapporto perchè non sono mai stati associati, perchè non esistono somiglianze evidenti tra di loro. Osservazione 3.ª - L'energia nervosa, nell'atto di applicarsi ad un lavoro cerebrale, trova davanti a sè un insieme di elementi disposti in un certo ordine. Alcuni uniti, vicini, affini, somiglianti, altri lontani, disgiunti, estranei dissimili. L'energia, agendo su queste particelle di conoscenza, non può fare altro che scoprire dei rapporti e istituire delle relazioni tra di esse, cioè accozzarle, disgiungerle, crearne delle combinazioni. Da questo scaturisce la misurazione futurista, che si basa sui seguenti inoppugnabili principî: 1. - Il bello non ha niente a che fare con l'arte. Discutere su un quadro o su un poema, fondandosi sull' emozione che se ne riceve, è come studiare astronomia, scegliendo come punto di partenza la forma del proprio ombelico. L'emozione è un carattere accessorio dell'opera d'arte, può esserci e può non esserci, varia da individuo a individuo e da momento a momento: non può servire a determinare un valore oggettivo. Bello e brutto, « mi piace» e « non mi piace », affermazioni soggettive, gratuite, ininteressanti, incontrollabili. 2. - Unico concetto uguale per tutti: il valore, determinato dalla rarità necessaria. Esempio: non è vero per tutti che il mare sia bello, ma tutti devono riconoscere che un diamante ha un grande valore. Il suo valore è determinato dalla sua rarità; la quale non è un'opinione. 3. -Nel campo intellettuale la rarità necessaria (non casuale) di una creazione è in proporzione diretta con la quantità di energia occorsa a produrla. 4. - La combinazione di elementi (tratti dall'esperienza) più o meno dissimili è la materia prima, necessaria, e sufficiente, di ogni creazione intellettuale. La quantità di energia che è riuscita a scoprire dei rapporti, a istituire delle relazioni, tra un certo numero di elementi, dev'essere stata tanto più grande quanto più gli elementi combinati erano distanti, estranei gli uni agli altri e quanto più sono complessi e numerosi i rapporti scoperti. Cioè: la quantità di energia cerebrale necessaria a produrre un'opera è direttamente proporzionale alla resistenza che separa gli elementi prima della sua azione ed alla coesione che li unisce dopo. 5. - Misurazione futurista di un'opera d'arte vuol dire determinazione esatta, scientifica, espressa in formule, della quantità di energia cerebrale rappresentata dall' opera stessa, indipendentemente dalle impressioni buone, cattive o nulle che dall'opera possa ricevere la gente. Tutto ciò dà origine ad una concezione dell'arte assolutamente futurista, vale a dire essenzialmente moderna, spregiudicata e brutale. Questa risoluta chirurgia finirà di demolire il concetto passatista dell'Arte coll'A maiuscolo. Ecco intanto alcune conseguenze immediate: 1. - Sparizione immediata di tutto il sentimentalismo intellettuale (corrispondente al sentimentalismo amoroso nel campo della sessualità) che si raccoglie intorno alla parola inspirazione. Essendo dimostrata la puerilità dell'idea che un'opera d'arte debba commuoverci, è supergiustificato il lavoro lucido a mente fredda, magari svogliato, ridendo, sopra un tema dato: per es. dati 43 sostantivi, 12 aggettivi-atmosfera, 9 verbi all'infinito, 3 preposizioni, 13 articoli e 25 segni matematici o musicali, creare un capolavoro in parole in libertà servendosi solo di esse. 2. - Logica abolizione di tutte le forme di illusione sul proprio valore, di superbia vana e di modestia, che non avranno più nessuna ragione di esistere, data la possibilità di una valutazione esatta e inappellabile. Diritto di proclamare ed affermare sempre la propria superiorità, il proprio genio. Il misuratore futurista potrà rilasciare tessere di imbecillità, di mediocrità e di genialità da allegarsi ai documenti di riconoscimento personale. 3. - Siccome ciò che vale è unicamente la quantità di energia esteriorizzata, saranno permesse all'artista tutte le stranezze, tutte le pazzie, tutte le illogicità. 4. - Per la stessa ragione il concetto di arte dovrà essere enormemente allargato anche in un altro senso. Infatti non si capisce perchè ogni attività debba per forza inscatolarsi nell'una o nell'altra di quelle ridicole limitazioni che si chiamano musica, letteratura, pittura... e non per es. dedicarsi a combinare degli organismi con pezzi di legno, tele carta, piume e chiodi, i quali, lasciati cadere da una torre alta 37 metri e 3 centimetri, descrivano cadendo a terra una certa linea più o meno complessa, più o meno difficile da ottenere, più o meno rara. Quindi ogni artista potrà inventare un'arte nuova la quale sia l'espressione libera delle idiosincrasie particolari della sua costituzione cerebrale modernamente pazza e complicata, e nella quale si trovino mescolati, con nuova misura e modalità, i mezzi d'espressione più diversi: parole, colori, note, indicazioni di forme, di profumi, di fatti, di rumori, di movimenti, di sensazioni fisiche.... cioè mescolanza caotica, inestetica e strafottente di tutte le arti già esistenti e di tutte quelle che sono e che saranno create dalla inesauribile volontà di rinnovamento che il futurismo saprà infondere nell'umanità. Inoltre la misurazione futurista spazzerà via dalla nostra civiltà piena del nuovo « splendore geometrico e meccanico » il letamaio di zazzere puzzolenti, di cravatte romantiche, di fierezza asceticulturale e di miseria idiota, che ha deliziato le precedenti generazioni. L'azione del misuratore futurista avrà come immediato effetto la sistemazione definitiva dell'artista nella società. L'artista geniale è stato ed è ancora oggi socialmente uno spostato. Ora il genio ha un valore sociale, economico, finanziario. L'ingegno è un genere attivamente richiesto su tutte le piazze del mondo. Il suo valore è determinato come per ogni altra merce, dalla sua rarità necessaria. Però, mentre una certa quantità di uno di quei generi ritenuti da lungo tempo commerciabili, acquista sopra un certo mercato, un valore fisso, ben di rado succede che ad una certa quantità di energia artistica si riesca ad attribuire un valore fisso, determinato da uno stato di cose oggettivo e controllabile da chiunque. Un pezzo d'oro o una pietra preziosa hanno nel mondo in un certo momento un valore di rarità ben definito in base al quale è imposto al compratore il prezzo. Il misuratore futurista dovrà dunque scomporre l'opera artistica nelle singole scoperte di rapporti che la costituiscono, determinare per mezzo di calcoli la rarità di ognuna di esse, cioè la quantità di energia occorsa a produrle, fissare in base a questa rarità per ognuna di esse un prezzo fisso, sommare i singoli valori, dare il prezzo complessivo dell'opera. Naturalmente il prezzo dovrà sempre essere giustificato da una formula di misurazione la quale indichi la quantità di energia artistica rappresentata dall'opera, e la più o meno grande quotazione dell'energia artistica sul mercato del momento. Così, distrutto lo snobismo passatista dell'arte-ideale, dell'arte-sublimità-sacra-inaccessibile, dell'arte-tormento-purezza-voto-solitudine-disprezzo della realtà, anemia malinconica di smidollati che si appartano dalla vita reale perchè non sanno affrontarla, l'artista troverà finalmente il suo posto dentro la vita: tra il salumaio e il fabbricante di pneumatici, tra il beccamorto e lo speculatore, tra l'ingegnere e l'agricoltore. È questa la prima base di un nuovo organismo finanziario mondiale per cui un insieme di attività formidabili per sviluppo, completezza ed importanza, le quali sono sino ad oggi rimaste nel dominio delle barbarie, saranno incastrate nella civiltà moderna. Noi futuristi affermiamo che il far passare così il respiro di locomotiva e la pulsazione febbrile di folla della vita moderna attraverso il corpo dissanguato dell'arte avrà come immediato effetto una produzione ed una selezione di opere mille volte migliore di quanto non si sia avuto sino ad oggi. È, oltre tutto, una violenta cura depurativa e ricostituente di cui l'arte ha bisogno per eliminare le ultime infezioni passatiste circolanti nel suo organismo. La misurazione futurista poi, mentre da un lato darà all'artista diritti inoppugnabili, dall'altro dovrà imporgli doveri e responsabilità precise. Per esempio: il pittore che ha allegato al suo quadro le formule valutative indicanti, supponiamo, che vi sono contenute 10 scoperte di prima qualità (lire 30 ciascuna), 20 di seconda (lire 18 ciascuna), 8 di terza (lire 10 ciascuna), e che ne fìssa così il prezzo in lire 740, qualora ad un eventuale controllo risultasse che qualcuna delle scoperte ha un valore minore di quello indicato o alle addirittura manca, dovrà essere processato per truffa e punito con multe o galera. Così noi chiediamo senz'altro all'autorità pubblica la creazione di un corpo di legge destinato a tutelare e a regolare il commercio della genialità. È sbalorditivo osservare come nel campo dell'attività intellettuale, la truffa sia a tutt'oggi perfettamente lecita. È propriamente una zona di barbarie che permane passatisticamente in mezzo alla nostra modernità progressiva. In questa plaga la cazzottatura futurista è logica e necessaria: essa compie le funzioni che in un dominio civile sono compiute dalla legge. Assolutamente certi che le leggi che domandiamo ci saranno date in un tempo prossimo, noi chiediamo sin d'ora che siano per primi processati sotto l'accusa di truffa continuata a danno del pubblico D'Annunzio, Puccini e Leoncavallo: infatti questi signori vendono per migliaia di lire opere il cui valore varia da un minimo di 35 centesimi a un massimo di 40 franchi. Sino a che queste leggi non esisteranno, noi dovremo considerarci abitanti di un paese selvaggio. E sia pure. Ma in barbarie il cazzotto e la revolverata sono argomenti. Ci si lasci dunque ragionare così. Come si vede, il valutatore futurista eserciterà un'azione totalmente diversa da quella esercitata sino ad oggi dal critico passatista. Egli sarà un vero e proprio professionista, medico e psicologo, adempiente un ufficio reso valido e pratico dalla legge. Così per l'artista. Noi dovremo affiggere domani sulle nostre porte di casa le targhette: Misuratore, Fantasticatore, Filosofo, Specialista in poemetti astronomici, Genio, Pazzo.... Anche pazzo, perchè è tempo che anche della pazzia (sconvolgimento di rapporti logici) si faccia un'arte cosciente ed evoluta. Un individuo che riesca a costruire nel proprio cervello una pazzia complicata, assume un valore. Un buon pazzo può valere migliaia di franchi. Altra attività che sarà epurata e regolamentata dalla valutazione futurista è la prostituzione Poichè anche qui si è spesso vittime forzate di truffe deplorevoli. Ed ora, affermato: 1. - che l'intuizione non è altro che un ragionamento frammentario e più rapido; che tra ragionamento ed intuizione non c'è diversità essenziale: e che quindi ogni prodotto dell'una è controllabile con l'altro; 2. - che ragionamento ed intuizione sono funzioni cerebrali spiegabili e seguibili sino nelle loro più sottili particolarità mediante un'analisi futurista del contenuto della conoscenza sino nelle sue profondità medianiche; 3. - che la misurazione futurista sarà fatta in base alla logica (insieme dei rapporti che reggono la realtà materiale, riflesso nel cervello umano), alle leggi fisiche dell'energia, e ad uno stato di cose ambiente indipendentemente da ogni considerazione soggettiva (noi abbiamo valutato in lire 12000 un quadro del pittore Boccioni che ci dà un mal di stomaco insopportabile; e siamo stati costretti ad ammettere l'enorme valore di una onomatopea del poeta Marinetti spaventosamente brutta, antiestetica e ripugnante); formuliamo le seguenti assolute conclusioni futuriste 1. - L'arte è una secrezione cerebrale esattamente misurabile; 2. - Bisogna pesare il pensiero e venderlo come una merce qualunque; 3. - L'opera d'arte non è che un accumulatore di energia cerebrale; fare una sinfonia o un poema vuol dire: prendere un certo numero di suoni o di parole e incollarli insieme spalmandoli di forza intellettuale; 4. - Il genere dell'opera non ha per sè stesso nessun valore; può acquistare un valore per le condizioni dell'ambiente in cui è prodotto: valore polemico, di astrazione....; 5. - Il produttore di forza creatrice artistica deve entrare a far parte dell'organismo commerciale che è il muscolo di tutta la vita moderna. Il denaro è uno dei punti più formidabilmente o brutalmente solidi della realtà in mezzo alla quale viviamo: basterà riferirsi ad esso per eliminare ogni possibilità di errori o di ingiustizie impunite. Inoltre una buona iniezione di siero affaristico introdurrà direttamente nel sangue del creatore intellettuale una coscienza esatta dei suoi diritti e delle sue responsabilità; 6. - Bisogna abolire, oltre alle parole «critica» e «critico», i termini: anima, spirito, artista e ogni altro vocabolo che sia come questi irrimediabilmente infetto di snobismo passatista, sostituendoli con denominazioni esatte come: cervello, scoperta, energia, cerebratore, fantasticatore...; 7. - Gettare risolutamente a mare tutta l' arte passata arte che non ci interessa e che d' altra parte non possiamo misurare data la nostra assoluta forzata ignoranza di tutti i particolari di ambiente che costituivano l' inquadratura di vita in cui è sorta; 8. - Esaltare la meravigliosa portata delle nostre affermazioni riguardanti la volontà di genio e di rinnovamento futurista. Ci rallegriamo vivamente nel constatare che il Futurismo, nato a Milano, capitale industriale e commerciale d' Italia, e lanciato 5 anni fa in tutto il mondo dal poeta Marinetti nelle colonne del «Figaro» di Parigi, dopo aver vinto nel campo dell'arte con le Parole in libertà, il Dinamismo plastico, la Musica antigraziosa pluritonale senza quadratura e l'Arte dei rumorista per irrompere anche nei laboratori e nelle scuole della scienza passatista, musei e cimiteri di sillogismi mummificati, camere di tortura della libera.pazzia creatrice. Bruno Corradini Emilio Settimelli Milano, 11 Marzo 1914.