VITAL ENGLISH ART / Manifesto Futurista Io sono un poeta futurista italiano che ama appassionatamente l'Inghilterra. Voglio guarire l'arte inglese dalla più grave delle malattie: il passatismo. Ho quindi tutti i diritti di parlare ad alta voce e senza perifrasi e di dare col mio amico Nevinson, pittore futurista inglese, il segnale della lotta. CONTRO : 1. ― il culto della tradizione, il conservatorismo delle accademie, la preoccupazione commerciale degli artisti inglesi, l'effemminatezza della loro arte e i loro sforzi in senso puramente ed esclusivamente decorativo; 2. ― i gusti pessimisti, scettici e nostalgici del pubblico inglese che adora stupidamente in estasi tutto ciò che è lezioso, moderato, attenuato, mediocre; le meschine ricostruzioni medioevali, le ignobili Garden cities, Maypole, Morris dancés, Fairystories, l'Estetismo, Oscar Wilde, i Preraffaelliti, i Neo-primitivi, e Parigi; 3. ― lo snobismo mal canalizzato che ignora o disprezza tutte le audacie inglesi, l'originalità e l'invenzione, e si affretta a venerare tutte le audacie e tutte le originalità straniere. Non si deve dimenticare che l'Inghilterra ebbe dei novatori quali Shakespeare e Swinburne nella poesia; Turner e Constable (che fu il primo iniziatore del movimento impressionista e della scuola di Barbizon) nella pittura; Watts, Stephenson, Darwin, ecc., nelle scienze; 4. ― i falsi rivoluzionari del New English Art Club, che annientò il prestigio della Royal Academy, e che ora è anch'esso grossolanamente ostile, ai movimenti d'avanguardia; 5. ― l'indifferenza del Re, dello Stato, e degli uomini politici per l'arte; 6. ― il concetto inglese secondo il quale l'arte è un passatempo inutile, buono soltanto per le donne e per le signorine, mentre gli artisti sono dei poveri pazzi da compiangere e da proteggere, e l'arte una malattia bizzarra di cui tutti possono parlare; 7. ― il diritto universale di discutere e di giudicare in materia d'arte; 8. ― il vecchio ideale grottesco del genio ubbriacone, sordido, mal vestito, fuori classe; l'abitudine di bere molto, sinonimi d'arte; Chelsea, il Montmartre di Londra; i sotto-Rossetti dai capelli lunghi sotto il sombrero, ed altre immondizie passatiste; 9. ― il sentimentalismo di cui impregnate i vostri dipinti, per compensare (e avete torto) la vostra mancanza di affettuosità e di sentimento nella vita; 10. ― i novatori fermati dalla stanchezza, dal benessere, dalla disperazione; i novatori seduti nelle loro isole e nelle loro oasi, e che rifiutano di riprendere la marcia; i novatori che dicono: «Sì, vogliamo il nuovo, ma non il vostro nuovo!»; i novatori stanchi che dicono: «Ammiriamo e seguiamo i post-impressionisti; ma non vi va oltre l'ingenuità voluta (Gauguin, ecc.)». Questi novatori provano, non soltanto di essere fermati, ma di non aver mai compresa l'evoluzione dell'arte. Se si è fatto, in pittura e in scultura, dell'ingenuo ad ogni costo, della deformazione e dell'arcaismo, è stato perché bisognava liberarsi brutalmente dall'accademico e dal grazioso, prima di andare più avanti verso il dinamismo plastico della pittura futurista; 11. ― la mania dell'immortalità. Il capolavoro deve scomparire col suo autore. L'immortalità in arte è un'infamia. Gli avi dell'arte italiana, colla loro potenza di costruzione e colla loro immortalità ci hanno chiusi in una prigione di timidezza, d'imitazione e di plagio. Sono sempre presenti sui loro seggioloni di nonni venerabili, e ci comandano. Le loro fronti di marmo pesano sempre sulle nostre giovani angoscie: «Schivate gli automobili, figliuoli! Copritevi! Evitate le correnti d'aria! Attenti al fulmine!» Via! Via!... Viva gli automobili! Viva le correnti d'aria! Viva il fulmine! NOI VOGLIAMO 1. ― avere un'arte inglese forte, virile e antisentimentale; 2. ― che gli artisti inglesi rinforzino la loro arte con un ottimismo rigeneratore, con un coraggioso desiderio d'avventura e con un eroico istinto d'esplorazione, col culto della forza e col coraggio fisico e morale, forti virtù della razza inglese; 3. ― che lo Sport sia considerato come un elemento essenziale dell'arte; 4. ―creare una grande avanguardia futurista che sola potrà salvare l'arte inglese minacciata di morte dal conservatorismo tradizionale delle accademie e dall'abituale indifferenza del pubblico. Sarà un alcool eccitante, un pungolo accanito pel genio creatore e una costante preoccupazione di tenere accesi i forni dell'invenzione e dell'arte, per evitare il lungo lavoro e le spese dei continui sgomberi di scorie e delle continue riaccensioni. L'Inghilterra, paese ricco e potente, dovrà assolutamente sostenere, difendere e glorificare le sue avanguardie artistiche più rivoluzionarie e più avanzate, se vorrà salvare la sua arte da una morte sicura. Filippo Tommaso Marinetti Christofer R.W. Nevinson Lacerba, a. II, n.14, Firenze, 15 luglio 1914