Per la guerra,sola igiene del mondo Noi Futuristi, che da più di due anni glorifichiamo, tra i fischi dei Podagrosi e dei Paralitici, l’amore del pericolo e della violenza, il patriottismo e la guerra, sola igiene del mondo, siamo felici di vivere finalmente questa grande ora futurista d’Italia, mentre agonizza l’immonda genìa dei pacifisti, rintanati ormai nelle profonde cantine del loro risibile palazzo dell’Aja. Abbiamo recentemente cazzottato con piacere, nelle vie e nelle piazze, i più febbricitanti avversari della guerra, gridando loro in faccia questi nostri saldi principii: 1. Siano concesse all’individuo e al popolo tutte le libertà, tranne quella di essere vigliacco. 2. Sia proclamato che la parola Italia deve dominare sulla parola Libertà. 3. Sia cancellato il fastidioso ricordo della grandezza romana, con una grandezza italiana cento volte maggiore. L’Italia ha oggi per noi la forma e la potenza di una bella dreadnought con la sua squadriglia d’isole torpediniere. Orgogliosi di sentire uguale al nostro il fervore bellicoso che anima tutto il Paese, incitiamo il Governo italiano, divenuto finalmente futurista, ad ingigantire tutte le ambizioni nazionali, disprezzando le stupide accuse di pirateria e proclamando la nascita del Panitalianismo. Poeti, pittori, scultori e musici futuristi d’Italia! Finché duri la guerra, lasciamo da parte i versi, i pennelli, gli scalpelli e le orchestre! Son cominciate le rosse vacanze del genio! Nulla possiamo ammirare, oggi, se non le formidabili sinfonie degli shrapnels e le folli sculture che la nostra ispirata artiglieria foggia nelle masse nemiche. F. T. MARINETTI.