CONTRO VIENNA E CONTRO BERLINO Studenti italiani! Propagate dovunque ad alta voce queste verità futuriste: Bisogna combattere a fondo l'Austria e la Germania non con la vana speranza di uccidere la Guerra, ma con la ferma volontà di uccidere le sole nazioni che sono indegne di fare la guerra e tentano di prostituirla definitivamente. La guerra è una grande e sacra legge della vita. Vita = aggressione. Pace universale = decrepitezza e agonia delle razze. Guerra = collaudo sanguinoso e necessario della forza di un popolo. Ciò che bisogna uccidere e che deve morire è il passatismo teutonico fatto di barbarie inutile, di cretinificazione sistematica dell'universo, di pecoraggine inintelligente, di balordaggine pedantesca e professorale, d'ossessione culturale e plagiaria, di orgoglio contadinesco, di spionaggio e d'imbecillità poliziesca. Noi paroliberi, pittori, musicisti, rumoristi, architetti e misuratori futuristi abbiamo sempre considerata la Guerra come unica ispirazione dell'Arte, unica morale purificatrice, unico lievito della pasta umana. Soltanto la Guerra sa svecchiare, accelerare, aguzzare l'intelligenza alleggerire ed aerare i nervi, liberarci dai pesi quotidiani, dare mille sapori alla vita e dell'ingegno agl'imbecilli. La Guerra è l'unico timone di profondità della nuova vita aeroplanica che prepariamo. La guerra, futurismo intensificato, non ucciderà mai la guerra, come sperano i passatisti, ma ucciderà il passatismo. La Guerra è la sintesi culminante e perfetta del progresso (velocità aggressiva + semplificazione violenta degli sforzi verso il benessere). La Guerra è una imposizione fulminea di coraggio, di energia e d'intelligenza a tutti. Scuola obbligatoria d'ambizione e d'eroismo; pienezza di vita e massima libertà nella dedizione alla patria. Per una nazione povera e prolifica la guerra è un affare: acquistare colla sovrabbondanza del proprio sangue la terra che manca. Invece la parte privilegiata e dominatrice di una nazione ricca comprende nel raggiungere la grande ricchezza, che questa non è lo Scopo. Miserevole agitazione delle notti parigine e londinesi prima della guerra! Gesticolazione eroicomica di giovani lords arrampicati per bravata sul tetto di una velocissima limousine piena di donne ricchissime che, col più bel sorriso e sotto i più bei gioielli digerivano la più raffinata delle cene! Al di là dello sperpero affannoso (donne, toilettes, champagne, giuoco, cavalli) essi invocavano senza saperlo la grande atmosfera esplosiva ed esaltante del pericolo continuo e dell'eroismo collettivo, che sola può riempire nutrire i nervi dell'uomo. Dopo aver giuocato distrattamente, a piccole puntate, coll'arte, coll'amore o colla politica, essi sentono oggi la necessità di rischiare tutto in un colpo solo, nel grande giuoco definitivo della guerra, per aumentare la forza della Patria. Patria = espansione + moltiplicazione dell'io. Patriottismo italiano = contenere e sentire in sé tutta l'Italia e tutti gli italiani di domani. La Guerra esautorerà tutti i suoi nemici diplomatici: professori, filosofi, archeologi, critici, ossessione culturale, greco, latino, storia, senilismo, musei, biblioteche, industria dei forestieri. La Guerra svilupperà la ginnastica, lo sport, le scuole pratiche d'agricoltura, di commercio e industriali. La Guerra ringiovanirà l'Italia, l'arricchirà d'uomini d'azione, la costringerà a vivere non più del passato, delle rovine e del dolce clima, ma delle proprie forze nazionali. DUNQUE avanti eroismo eroismo eroismo violenza tenacia accanimento senza tregua distruggere schiantare i due nemici senza pietà a fondo a fondo tutto tutto per la grande Italia Futurista in nome di Oberdan e di Battisti guerra ad alta tensione contro CONTRO CONTRO Vienna contro CONTRO CONTRO Berlino. F. T. Marinetti FUTURISTA L'Italia Futurista, a. I, n.4, Firenze, 25 luglio 1916