PRINCIPI DI EMOTIVITÀ SCENOGRAFICA NOVISSIMA per Enrico Prampolini Riforma della scena: - Scena non equivale ad un ingrandimento fotografico di un rettangolo di realtà, nè ad una sostituzione di un sistema teorico e materiale di scenografia soggettiva in contrapposizione alla presunta scenografia oggettiva di oggi. Ma si tratta di riformare solamente il concetto strutturale dell’allestimento scenico, ma di creare un’entità astratta che si identifichi con l’azione scenica dell’opera teatrale. Concepire la scena a sè, come un fatto pittorico, è falso. - La scena deve vivere l’azione teatrale nella sua sintesi dinamica, deve integrarsi, come l’attore s’integra e vive nella sua immediatezza intrinseca, l’animo del personaggio concepito dall’autore. - L’architettura scenica dovrà essere un rapporto per l’intuizione del pubblico, piuttosto che una collaborazione immaginosa ed elaborata. - I colori e la scena stessa dovranno destare nello spettatore quei valori emotivi che nè la parola del poeta nè il gesto dell’attore possono esaltare. Innovazione nella scena: - La scena non sarà più uno sfondo colorato, ma un’architettura elettromeccanica incolore vivificata potentemente da emanazioni cromatiche di fonti luminose. Creazione della scena: - Creare la scena illuminante, espressione luminosa che irradierà con tutta la sua potenza emotiva i colori richiesti dall’azione teatrale. Il mezzo materiale per esprimere questa scena illuminante consiste nell’impiegare colori elettro-chimici, usando i sali fluorescenti che hanno la proprietà chimica di essere suscettibili alla corrente elettrica e di emanare colorazioni luminose di qualsiasi tonalità secondochè il fluoro è combinato con altri gas e sali. Disposti questi sali sistematicamente in base al disegno convenuto sopra questa immensa architettura scenico-dinamica si otterrà l’effetto della luminosità voluta, facendoli eccitare da tubi elettrici a base di nèon (ultravioletto). Vedremo così le dinamiche architetture della scena emanare incandescenze cromatiche che, inerpicandosi tragicamente o voluttuosamente esibendosi, desteranno inevitabilmente nello spettatore nuove sensazioni, nuovi valori emotivi. Guizzi e forme luminose (prodotte da correnti elettriche + gas colorati) si divincoleranno contorcendosi dinamicamente; veri attori-gas di un teatro incognito dovranno sostituire gli attori viventi: chè, con sibili acuti, fruscii, rumori stranissimi, questi attori-gas daranno di certo inusitati significati di interpretazioni teatrali ed esprimeranno tonalità emotive pluriformi efficacissime..: ma, naturalmente, occorrono opere teatrali adatte alla nostra sensibilità che implichino una concezione più sintetica e intensa nello svolgimento scenico.