Ritornando al fronte Tornando al fronte quasi guarito delle mie ferite felice di rimassacrare gli austriaci tengo a dichiarare: 1) Gli imperi centrali avendo ormai assolutamente perduto ogni speranza di vincere e sentendo sicura e inevitabile la disfatta finale non hanno più che un barlume di speranza : una nostra poco probabile stanchezza che non può essere e non sarà. 2) Fino a un mese fa, cioè fino all'offensiva di Broussiloff le dinastie degli Hohenzollern e degli Asburgo sempre più scosse dall' impeto rivoluzionario democratico della conflagrazione hanno sperato che il confusionismo politico della Russia perdurasse risparmiando loro un'offensiva pericolosa e preparando in caso di vittoria o di semi-vittoria germanica la restaurazione di uno tsarismo protettore e sicuro alleato di domani. 3) Mentre questa speranza svaniva nuovi alleati rinforzavano l'Intesa allargando mondialmente il cerchio di odio e di boicottaggio industriale e commerciale che deve strangolare e soffocare gli Imperi centrali. La visione paurosa DEL DOPO GUERRA consiglierà dunque la Germania ad una democratizzazione violenta e a un susseguente ritiro dei suoi eserciti nelle sue proprie frontiere prima dell’ inverno per allettare il nemico a delle trattative di pace. 4) Credo che seguendo la ferma opinione dei pochissimi ma pure autorevoli cervelli pensanti della Germania il Governo democratizzato anche parzialmente ordinerà lo sgombero del Belgio avanti l’inverno. 5) Si potrebbe sintetizzare la Germania definendola UN ENORME CODICE FEROCE. La mentalità teutonica è eminentemente giuridica. I tedeschi si convinceranno della necessità di farsi perdonare presto la loro più grande colpa : quella di aver violato con la invasione del Belgio un trattato sacro poiché firmato da loro. 6) Questo sgombero sarà fatto semi-volontariamente sotto la pressione dell' esercito anglo-francese sempre più nutrito dal nuovo esercito a scaglioni nord americano. 7) Cadorna giungerà con due altre offensive prima dell’ inverno a prendere Trieste e ad investire Trento. 8) Qualora l’offensiva russa si fermasse e non attirasse più in Galizia e in Polonia una parte delle forze austro-tedesche occorrerà probabilmente affrontare le fatiche di un altro inverno di guerra. Per raggiungere il fiaccamente definitivo della Germania e la conquista totale delle nostre terre irredente e del nostro mare Adriatico. 9) Dato l’immane fatica e l'eroismo estenuante che gli anni di guerra hanno già imposto ai combattenti, date le difficoltà gravissime di vettovagliamento e di riscaldamento che il Governo risolverà sarebbe certo desiderabile una pace vittoriosa prima dell’ inverno. Ma questa parola “ inverno „ schifosamente sfruttata come spauracchio dai pacifisti Caillaux-giolittiani-Avanti — ecc. : non può spaventare nessuno in realtà. 10) L'aiuto nord americano non soltanto finanziario, munizionistico ma anche militare andrà sempre più intensificandosi colmando i vuoti dell’esercito anglo-francese e raddoppiandolo. Il Giappone già combattente nel Mediterraneo porterà sicuramente un suo esercito in Europa. 11) Dato tutto ciò l'unica parola d'ordine dev'essere: RESISTERE PER VINCERE COMPLETAMENTE. Ci vorrà un altro inverno ? In nome di tutti i nostri morti e in nome di tutti i combattenti noi rispondiamo : Ebbene sia, un altro inverno. Sarebbe assurdo, bestiale e colpevole fermarsi per una superabile stanchezza sull'orlo della VITTORIA SICURA E TOTALE. F.T.MARINETTI Futurista al fronte.