LA PIROTECNICA MEZZO D'ARTE GINO CANTARELLI Oggi, noi creiamo la nuova tecnica della luce : o meglio, della colorazione luminosissima. La poesia murale e le tavole parolibere colorate, deformate, matematizzate, ci hanno già soddisfatti. La pittura (pittura pura - dinamismo plastico - decorativismo dinamico a tinte piatte) ci ha già estasiati. La pubblicità a cartelloni tricromi concepiti e disegnati con fretta ed incoscienza dai neo-artisti, figli settimini dell' accademia e di padre ignoto e professore, non è più compatibile. NOI, meccaniche umane della grande elettro-macchina METROPOLI, vogliamo uscire oggi al di fuori dei quadrati ambienti d' esposizione e di case d’arte, perchè anche il cielo è la nostra tela, la nostra carta, la nostra planche. Lo spazio, palcoscenico per il teatro aereo, diviene oggi per noi anche sala di declamazione e galleria centrale d’ arte. Abbiamo in Italia pochissimi laboratori pirotecnici: ma sono diretti da persone abbastanza intelligenti per quanto riguarda la chimica; per cui, noi potremo sfruttarli, questi laboratori, se saremo convinti del come un complesso cromatico luminoso (p. es.: un assieme di verdissimi, giallissimi, rossissimi, con pioggia d’oro) possa farci rivivere in una sensuale primavera o sensibilizzarci invece del bianco glaciale (p. es. : sbocci di magnesio incalzantisi sotto razzi azzurrini) di una notte invernale. Con abile procedimento, e sotto la guida di pittori nostri, il pirotecnico ci preparerà ventate di luce meravigliose da ammirarsi con occhi aperti, spalancati, fatti solo di sogno. Il parolibero, a sua volta, potrà materiare le sue composizioni in un numero infinito di razzi geniali e liberissimi Infine, la réclame – servendosi dei fuochi d’artificio – giungerà al massimo della pubblicità e della suggestione Noi facciamo nostra la chimica per farla ARTE Ammireremo cosi, una sera - forse dal mare o da un lago o da un’estesa pianura – il fiorire, l’innalzarsi, l’espandersi, il ricadere dilagando - leggerissimo - di architetture fatte di colore-luce; o correremo invece con lo sguardo in alto, in basso, a destra, a sinistra, più in alto ancora o radente un piano livellato terreno o liquido, per ricercare lettere policrome, gigantesche, nuovo alfabeto velocemente mobile, per leggere una lirica fatta solo di luce, manifestata da una mimica di razzi e di girandole. E acquisteremo domani - con più desiderio, forse - una toilette femminile per la donna che sarà più - fra le altre - da godere, o ci faremo ebbri di un liquore ancora ignoto o vorremo odorare un nuovo profumo “création chinoise,, se la pirotecnica futurista ci delizierà delle sue sete di bengala o dei suoi cristalli senza spessore o della sua colorata lussuria. Sibili e detonazioni sono anche buon complemento alla nostra tavolozza chimica, quando occorra impressionare e commuovere la folla che si lasci intenerire da un razzo (p. es. color lillà) troppo evidente fra scintillìi argentati di un elettrico arabesco d’atmosfere. In ogni zona di cielo sapremo e potremo così dare visioni composte di teatro aereo + complessi pirotecnici + intonarumori : e cioè, piloti, poeti e rumoristi fusi nell’ insieme della loro genialità per concepire, ed entusiasmare poi, l’anima quotidianamente restìa - sebbene già un pó innamorata - a farsi decisa per SENTIRE l’espressione più avanzata e più italiana dell’arte, divinamente veloce, meravigliosamente sonora, suggestivamente colorata. La nostra pirotecnica - insieme al teatro di varietà - oppone alla psicologia, l’ entusiasmo fisico-cerebrale. Le costruzioni astratte di Balla e di Depero, escon dai loro telai e vanno ad inquadrarsi nell’orizzonte. Russolo trova la continuazione delle onde rumoristiche dei suoi strumenti nelle fonìe pirotecniche. I quotidiani, le agenzie di pubblicità, le “Metalgraf,, aboliscono i loro uffici e le loro officine e vanno a stabilirsi in un laboratorio chimico, atélier della nuova arte. La vita travolgente della nostra ora, trova finalmente il suo clichè nelle incastellature di uno stadium pirotecnico, da riprodurre infinitamente nello spazio, carta patinata che mai si esaurisce! Su le grandi città, vedremo domani, a sera, l’annuncio luminoso dinamizzato - e ripetuto poi a vari colorì che invita e trascina la folla al teatro elettromeccanico futurista (il primo dovrebbe sorgere in Milano) per la prémière di scene aero-pirotecniche sintetiche... Marinetti, Buzzi, il sottoscritto, Cangiullo, hanno pronte delle liriche al bengala? Bene! domani - ore 22 - a Taliedo, s’inizia la declamazione pirotecnica.. Macchi, De Brighenti, Keller sono le decorative scenografie aeree (dopo essere stati, forse, persone d’un dramma p. es: LOOPING D’AMORE X FUMATE color carmino = 18tenne) ed i razzi sono gli attori. Funi o Ferrazzi hanno schizzato un paesaggio espressionista? Il laboratorio pirotecnico prepara la composizione pittorica, ed una sera il quadro è dinamicamente lanciato nello spazio. Palmer ha creato un pijama femminile? - Allo stadium pirotecnico godremo la voluttà del colore e della trasparenza della nuova toilette.... CONCLUSIONI : 1. I colori ad olio, la penna, la tipografìa, le matite e gli inchiostri colorati e i cartelloni-rèclames non sono più i nostri soli mezzi d’ espressione una volta necessari a rendere pubbliche le nostre manifestazioni artistiche. 2. Il 2OO% guadagneranno (risparmiando) quelle Case che si daranno senza pregiudizi alla pubblicità aero-cromatica abbandonando così lo statico mezzo delle inserzioni mensili, trimestrali ecc. di clichés compassionevoli e che affatto riescono allo scopo. 3. Intelligenti, ed amanti della donna - in quanto interessante mezzo per esteriorizzare la nostra sensibilità artistica - saremo gioiosi di trovare espansione alla femminilità ed alla profumata eleganza che investe oggi la nostra giovinezza, nel CIELO - già coupé riservato a “Sora Luna,, - fatto ardentissimo di LUCE di COLORE di MU SICA : cioè tre stati d’ animo-base per noi, giovani italiani vittoriosissimi dai muscoli acciaiati e dal cervello elettro-medianico.