fasi di lavoro



Considerazioni preliminari

Il progetto riguardante la digitalizzazione del manifesti del Futurismo si è costituito in diverse fasi ed incontri avvenuti tra le diverse parti aderenti al progetto: Accademia della Crusca di Pisa e Fondazione Memofonte Onlus di Firenze. L'intero arco considerato che va dal 1909 al 1944 è stato così rivisto alla luce dei manifesti, che sono stati studiati e suddivisi in base alla tipologia e al periodo in cui furono prodotti. Una prima fase è stata di tipo ricognitivo in cui si sono letti e analizzati i manifesti raccolti nel corpus curato da Luciano Caruso e che constata di 323 unità principali, senza considerare i documenti in appendice. Di queste 323 unità, successivamente, si sono scelte 216 unità in modo da evitare le ripetizioni e prendere in considerazione i manifesti programmatici più significativi.

Fase operativa

Nella fase operativa è stato approntato un database costitutito da schede con campi specifici per i dati relativi ad ogni manifesto, sia dati di natura fisica (dimensioni e quantità di fogli) sia di natura storica e contenutistica (autori, edizione e parole chiave).

Sviluppo dell'analisi testuale

La parte di analisi dei manifesti, editi tra il 1909 e il 1944, si è svolta in tre fasi.
I fase Nella prima si è proceduto ad individuare i vocaboli o sintagmi ricorrenti. Ciò è stato possibile considerando una bibliografia di riferimento costituita da precedeni esempi di pubblicazioni primarie e secondarie che hanno stistematizzato le parole chiave del lessico futurista. Queste fonti sono state poi incronciate con i principali studi critici e storici secondari intercorsi negli ultimi cinquant'anni circa, principalmente in ambito italiano, per comprendere la fortuna sia dei temi futuristi sia del suddetto lessico. Tale approccio ha consentito una prima parziale scrematura delle ricorrenze linguistiche principali
II fase A questa è seguita la seconda fase di approfondimento che ha invidividuato tre categorie di manifesti. La prima categoria comprende in manifesti firmati dal solo Marinetti. La seconda dai manifesti formati da Marinetti e da altri futuristi. La terza, infine, tutti i restanti manifesti firmati dai futuristi senza la presenza dichiarata di Marinetti.
Tale suddivisione dei manifesti ha permesso di osservare, in un confronto sia diacronico sia sincronico, un continuo scambio di vocaboli e/o sintagmi tra Marinetti e gli altri futuristi.
III fase La terza fase, quindi, è consistita nell'individuare, in base alle due precedenti analisi, le ricorrenze più forti e quelle più deboli, a livello quantitativo, dei vocaboli futuristi, però considerati nel loro aspetto grammaticale/semantico.

Considerazioni conclusive

L'analisi di quest'enorme mole di lemmi, quantificabile in più di un migliaio di parole, ha portato così ad individuare delle precise strategie linguistiche in gran parte già codificate dagli studi storico-critici ma anche il recupero di quelle passate in secondo piano.