Marinetti, Filippo Tommaso (1910)

L'UOMO MOLTIPLICATO E IL REGNO DELLA MACCHINA

che circola nella vita contemporanea l' idea della bellezza meccanica ed esaltiamo quindi l' amore per la macchina

Marinetti, Filippo Tommaso (1910)

L'UOMO MOLTIPLICATO E IL REGNO DELLA MACCHINA

di ciò che io chiamo la grande divinazione meccanica o il fiuto metallico
ciò perché codesti

Filippo Tommaso Marinetti (1912)

SUPPLEMENTO AL MANIFESTO TECNICO DELLA LETTERATURA FUTURISTA

sole vulcano 3000 bandiere atmosfera-precisione corrida furia chirurgia lampade raggi-bisturi scintillìo-biancherie deserto-clinica 20000 braccia 20000

Corradini, Bruno; Settimelli, Emilio (1914)

PESI, MISURE E PREZZI DEL GENIO ARTISTICO

essenzialmente moderna spregiudicata e brutale
questa risoluta chirurgia finirà di demolire il concetto passatista dell' arte

Sant'Elia, Antonio (1914)

L'ARCHITETTURA FUTURISTA

e ai suoi rilievi straordinariamente brutta nella sua meccanica semplicità alta e larga quanto più è necessario

Marinetti, Filippo Tommaso (1916)

LA NUOVA RELIGIONE-MORALE DELLA VELOCITA'

giroscopica 20.000 giri al minuto massima velocità meccanica raggiunta dall' uomo
bisogna rapire agli astri

Filippo Tommaso Marinetti (1917)

LA DANZA FUTURISTA (DANZA DELLO SHRAPNEL-DANZA DELLA MITRAGLIATRICE-DANZA DELL'AVIATORE)


il rumore è il linguaggio della nuova vita umano-meccanica
la danza futurista sarà dunque accompagnata da rumori

Filippo Tommaso Marinetti (1917)

LA DANZA FUTURISTA (DANZA DELLO SHRAPNEL-DANZA DELLA MITRAGLIATRICE-DANZA DELL'AVIATORE)


il rumore è il linguaggio della nuova vita umano-meccanica
la danza futurista sarà dunque accompagnata da rumori

Filippo Tommaso Marinetti (1917)

NOI RINNEGHIAMO I NOSTRI MAESTRI SIMBOLISTI ULTIMI AMANTI DELLA LUNA

rete di velocità
noi collaboriamo con la meccanica a distruggere la vecchia poesia della distanza e

Dudreville, Leonardo; Funi, Achille; Russolo, Luigi; Sironi, Mario (1920)

CONTRO TUTTI I RITORNI IN PITTURA

imporre la bellezza plastica e lirica della modernità meccanica
concludendo è assurdo uscire dalla pittura per