Govoni, Corrado (1941)

LA POESIA DELLA AGRICOLTURA INTENSIVA - MANIFESTO/RACCONTO

passi ed ebbi sempre l' impressione di trovarmi in presenza non di una comune figura umana ma

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strana e informe massa biologica che così insaccata in due stivaloni a tromba da cacciatore di palude

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inoperosità
io non avevo mai messo piede in quel fondo curiosamente denominato la truzzara benché ne

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l' incoerenza delle cose dei sogni
sembrava in realtà che quel gruppo di fabbricati facesse di

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di sghembo il fianco bianco abbagliante di calce in alto verso il tetto rigato dai lunghi vermi

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lunghi vermi sporchi dei colaticci delle piogge invernali in basso dalle profonde scalfitture orizzontali prodotte dai mozzi

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avuto il coraggio di affrontarlo risolutamente mentre era in visita al fondo forse avrei potuto comperare dal

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coperto di un corto fumo bianco leggermente sfumato in rosa dall' alba che per me era più

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lasciato una sola pipata
il grassone venendo in visita dalla città sarebbe rimasto istupidito davanti alla

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un anno
egli correva sfangando nei campi in cerca del letame trafugato
aveva un bel