Prampolini, Enrico (1932)

ARCHITETTURA

propulsori che animano l' idea informatrice dell' architettura futurista
domani forse anche oggi quando la fluttuante

Prampolini, Enrico (1932)

ARCHITETTURA

della nuova sensibilità futurista il mondo sarà una grande centrale futurista elettrizzata delle poliedriche architetture dinamiche a colloquio con

Marinetti, Filippo Tommaso; Ambrosi, Alfredo; Anselmi, Piero; Aschieri, Bruno; Bertozzi, Renzo; Di Bosso, Renato; Scurto, Ignazio; Tomba, Ernesto Amos (1932)

MANIFESTO FUTURISTA PER LA SCENOGRAFIA DEL TEATRO LIRICO ALL'APERTO ALL'ARENA DI VERONA


sostituire all' arcoscenico tradizionale lo spazioscenico polidimensionale futurista che per l' arena di verona dovrà tradursi

Marinetti, Filippo Tommaso; Ambrosi, Alfredo; Anselmi, Piero; Aschieri, Bruno; Bertozzi, Renzo; Di Bosso, Renato; Scurto, Ignazio; Tomba, Ernesto Amos (1932)

MANIFESTO FUTURISTA PER LA SCENOGRAFIA DEL TEATRO LIRICO ALL'APERTO ALL'ARENA DI VERONA

teatrale
giungere alla realizzazione dello spazioscenico polidimensionale futurista con la creazione del cerchioscenico o palco scenico

Enrico Prampolini (1932)

L'ATMOSFERA SCENICA FUTURISTA

manifesto tecnico
l' atmosfera scenica futurista
nel riassumere e coordinare per futurismo i

Enrico Prampolini (1932)

L'ATMOSFERA SCENICA FUTURISTA

di marinetti e di settimelli sul teatro sintetico futurista gettai per primo le basi della nuova tecnica

Enrico Prampolini (1932)

L'ATMOSFERA SCENICA FUTURISTA

per primo le basi della nuova tecnica scenica futurista nel mio manifesto su la scenografia e coreografia

Enrico Prampolini (1932)

L'ATMOSFERA SCENICA FUTURISTA

nel mio manifesto su la scenografia e coreografia futurista pubblicato dalla balza futurista marzo 1915 e

Enrico Prampolini (1932)

L'ATMOSFERA SCENICA FUTURISTA

la scenografia e coreografia futurista pubblicato dalla balza futurista marzo 1915 e successiva-mente da oltre quindici

Enrico Prampolini (1932)

L'ATMOSFERA SCENICA FUTURISTA

dello spirito
il valore della riforma scenica futurista consiste appunto nell' aver inquadrato la propria concezione