Scurto, Ignazio (1933)

LA NUOVA RELIGIONE

gli uomini avranno compreso
nella sua essenziale bellezza il macchinesimo
io mi riserberò l' alto

Fillia (Luigi Colombo-Fillia) (1933)

ESTETICA DELLA NUOVA CITTA'

anzi convincersi che la forma più alta della bellezza si sposta dall' edificio in sé alla città

Fillia (Luigi Colombo-Fillia) (1933)

ESTETICA DELLA NUOVA CITTA'

tuttavia sarebbe un fatto di minima gravità la bellezza dell' architettura moderna è tutta nel complesso della

Fillia (Luigi Colombo-Fillia) (1933)

ESTETICA DELLA NUOVA CITTA'

traffico
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pensando dunque alla bellezza come indissolubile dal corpo della città bellezza che

Fillia (Luigi Colombo-Fillia) (1933)

ESTETICA DELLA NUOVA CITTA'

alla bellezza come indissolubile dal corpo della città bellezza che soltanto il rapporto degli edifici tra di

Fillia (Luigi Colombo-Fillia) (1933)

ESTETICA DELLA NUOVA CITTA'

l' architettura il punto di partenza per questa bellezza è l' edificio in sé e il punto

Fillia (Luigi Colombo-Fillia) (1933)

ESTETICA DELLA NUOVA CITTA'

rette che sono la poesia dell' edificio moderno
bellezza non inferiore a quella dei palazzi di altre

(1933)

La nuova religione

lo spirito cioè arrivare
alla perfezione alla bellezza e alla bontà per mezzo
dell' immedesimazione

(1933)

La nuova religione

sono stati l' espressione più pura
di forza-pensiero-bellezza e creazione non devono
alla loro morte

(1933)

La nuova religione

sono stati l' espressione più pura
di forza-pensiero-bellezza e creazione non devono
alla loro morte