... futuristi 
 e vengano dunque gli allegri incendiarii dalle dita carbonizzate 
 eccoli 
 eccoli 
 suvvia 
 date fuoco agli scaffali delle biblioteche 
 sviate il corso dei canali per inondare i musei 
 oh la gioia di veder galleggiare alla deriva lacere e stinte su quelle acque le vecchie tele gloriose 
 impugnate i picconi le scuri i martelli e demolite senza pietà le città venerate 
 i più anziani fra noi hanno trent' anni ci rimane dunque almeno un decennio per compier l' opera nostra 
 quando avremo quarant' anni altri uomini più giovani e più validi  di noi ci gettino pure nel cestino come manoscritti inutili 
 - noi lo desideriamo 
 verranno contro di noi i nostri successori verranno di lontano da ogni parte danzando su la cadenza alata dei loro primi canti protendendo dita adunche di predatori e fiutando caninamente alle porte delle accademie il buon odore delle nostre menti in putrefazione già promesse alle catacombe delle biblioteche 
 ma noi non saremo là 
 essi ci troveranno alfine - una notte d' inverno - in aperta campagna sotto una triste tettoia tamburellata da una pioggia monotona e ci vedranno accoccolati accanto ai nostri aeroplani ...
Marinetti, Filippo Tommaso (1909)
FONDAZIONE E MANIFESTO DEL FUTURISMO -   vedi testo