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 verranno contro di noi i nostri successori verranno di lontano da ogni parte danzando su la cadenza alata dei loro primi canti protendendo dita adunche di predatori e fiutando caninamente alle porte delle accademie il buon odore delle nostre menti in putrefazione già promesse alle catacombe delle biblioteche 
 ma noi non saremo là 
 essi ci troveranno alfine - una notte d' inverno - in aperta campagna sotto una triste tettoia tamburellata da una pioggia monotona e ci vedranno accoccolati accanto ai nostri aeroplani trepidanti e nell' atto di scaldarci le mani al fuocherello meschino che daranno i  nostri libri d' oggi fiammeggiando sotto il volo delle nostre immagini 
 essi tumultueranno intorno a noi ansando per angoscia e per dispetto e tutti esasperati dal nostro superbo instancabile ardire si avventeranno per ucciderci spinti da un odio tanto più implacabile inquantoché i loro cuori saranno ebbri di amore e di ammirazione per noi 
 la forte e sana ingiustizia scoppierà radiosa nei loro occhi 
 - l' arte infatti non può essere che violenza crudeltà ed ingiustizia 
 i più anziani fra noi hanno trent' anni eppure noi abbiamo già sperperati tesori mille tesori di forza di amore d' ...
Marinetti, Filippo Tommaso (1909)
FONDAZIONE E MANIFESTO DEL FUTURISMO -   vedi testo