... nelle case le quali alla loro volta si scaraventano sul tram e con esso si amalgamano 
 la costruzione dei quadri è stupidamente tradizionale 
 i pittori ci hanno sempre mostrato cose e persone poste davanti a noi 
 noi porremo lo spettatore nel centro del quadro 
 come in tutti i campi del pensiero umano alle immobili oscurità del dogma è subentrata la illuminata ricerca individuale così bisogna che nell' arte nostra sia sostituita alla tradizione accademica una vivificante corrente di libertà individuale 
 noi vogliamo rientrare nella vita 
 la scienza d' oggi negando il suo passato risponde ai  bisogni materiali del nostro tempo 
 la nostra nuova coscienza non ci fa più considerare l' uomo come centro della vita universale 
 il dolore di un uomo è interessante per noi quanto quello di una lampada elettrica che soffre e spasima e grida con le più strazianti espressioni di dolore e la musicalità della linea e delle pieghe di un vestito moderno ha per noi una potenza emotiva e simbolica uguale a quella che il nudo ebbe per gli antichi 
 per concepire e comprendere le bellezze nuove di un quadro moderno bisogna che l' anima ridiventi pura che l' occhio si liberi dal velo di ...
Umberto Boccioni; Carlo Dalmazzo Carrà; Luigi Russolo; Gino Severini; Giacomo Balla (1910)
LA PITTURA FUTURISTA -   vedi testo