... passato risponde ai bisogni materiali del nostro tempo
la nostra nuova coscienza non ci fa più considerare l' uomo come centro della vita universale
il dolore di un uomo è interessante per noi quanto quello di una lampada elettrica che soffre e spasima e grida con le più strazianti espressioni di dolore e la musicalità della linea e delle pieghe di un vestito moderno ha per noi una potenza emotiva e simbolica uguale a quella che il nudo ebbe per gli antichi
per concepire e comprendere le bellezze nuove di un quadro moderno bisogna che l' anima ridiventi pura che l' occhio si liberi dal velo di cui l' hanno coperto l' atavismo e la cultura e consideri come so o controllo la natura non già il museo
allora tutti si accorgeranno che sotto la nostra epidermide non serpeggia il bruno ma che vi splende il giallo che il rosso vi fiammeggia e che il verde l' azzurro e il violetto vi danzano voluttuosi e carezzevoli
come si può ancora veder roseo un volto umano mentre la nostra vita si è innegabilmente sdoppiata nel nottambulismo
il volto umano è giallo è rosso è verde è azzurro è violetto
il pallore ...
Umberto Boccioni; Carlo Dalmazzo Carrà; Luigi Russolo; Gino Severini; Giacomo Balla (1910)
LA PITTURA FUTURISTA - vedi testo