Contesto

... controllo la natura non già il museo
allora tutti si accorgeranno che sotto la nostra epidermide non serpeggia il bruno ma che vi splende il giallo che il rosso vi fiammeggia e che il verde l' azzurro e il violetto vi danzano voluttuosi e carezzevoli
come si può ancora veder roseo un volto umano mentre la nostra vita si è innegabilmente sdoppiata nel nottambulismo
il volto umano è giallo è rosso è verde è azzurro è violetto
il pallore di una donna che guarda la vetrina di un gioielliere è più iridescente di tutti i prismi dei gioielli che l' affascinano
le nostre sensazioni pittoriche non possono essere mormorate
noi le facciamo cantare e urlare nelle nostre tele che squillano fanfare assordanti e trionfali
i vostri occhi abituati alla penombra si apriranno alle più radiose visioni di luce
le ombre che dipingeremo saranno più luminose delle luci dei nostri predecessori e i nostri quadri a confronto di quelli immagazzinati nei musei saranno il giorno più fulgido contrapposto alla notte più cupa
questo naturalmente ci porta a concludere che non può sussistere pittura senza divisionismo
il divisionismo tuttavia non è nel nostro concetto ...

contenuto in:

Umberto Boccioni; Carlo Dalmazzo Carrà; Luigi Russolo; Gino Severini; Giacomo Balla (1910)

LA PITTURA FUTURISTA - vedi testo