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 fillia bicicletta 
 la macchina e il guidatore rappresentano un complesso indivisibile di forze meccaniche che dominano il centro del quadro i volumi e i colori del paesaggio partono dal centro stesso per allargarsi secondo la forma della velocità questa costruzione ambientale genera un’ architettura di movimento dove la bicicletta é superiore agli oggetti reali creando con questi al guidatore un’ atmosfera di sensualità 
 chi guarda il quadro deve ricevere l’ impressione non della macchina in movimento ma delta sua importanza spirituale sul guidatore 
 curtoni areoplano 
 l’ idolo areoplano la punta estrema delle realizzazioni meccaniche del genio umano  vive d' una potente vita propria indipendente dalla volontà del pilota l’ apparecchio coll’ immensa potenza dei suoi motori do-mina   le furibonde correnti aeree strazia le nubi sale scende nell’ azzurità i timoni disegnano nell' infinito l’ apoteosi della meccanica moderna l’ elica addenta ferocemente l’ aria annullando le distanze e rugghiando scinde i raggi luminosi fasciando la fusoliera di un’ attillato vestito spirale multicolore l' apparecchio intero si sviluppa nell’ infinito veloce possedendo violentemente l’ atmosfera 
 caligaris turbina 
 la turbina vortice fra l’ immobilità della cascata e della centrale elettrica violentemente illuminata con gli occhi-finestroni   sbarrati giallamente 
 il movimento ...
Fillia (Luigi Colombo); Pino Curtoni; A.C. Caligaris (1926)
ARTE SACRA MECCANICA  -   vedi testo