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prendiamo ad esempio un corpo umano e poniamolo in rapporto agli oggetti comuni di una camera
il pittore non dimentica tuttavia la vita che pulsa fuori della camera perchè porta nei suoi stessi sensi nei suoi nervi il riverbero di quanto fu a contatto in precedenza
ecco dunque che tutte queste sensazioni sono in lui allo stato intuitivo potrà egli isolarle per immergersi in uno stato d’ animo puramente plastico oggettivo
se lo tenterà dovrà automaticamente rinunciare a delle facoltà sensibili altrimenti occupate
aderendo invece alla realtà il pittore che agisce sinceramente trova naturale pensare a quel corpo umano e a quegli oggetti con una direzione emotiva provocata dalla direzione stessa delle sue sensazioni conseguente a ciò è il superamento della natura umana
egli sa cioè che per raggiungere ad esempio un dato luogo può prolungare la capacità di moto delle sue gambe con il sussidio di una macchina
la macchina gli permette di moltiplicare e di perzionare il suo fisico
e questo in ogni campo per tutti i suoi sensi
di fronte perciò al soggetto è istintivo che il pittore lo interpreti meccanicamente a somiglianza spirituale della vita stessa ...
Colombo, Luigi (Fillia) (1929)
PITTURA FUTURISTA DA CAVALLETTO - vedi testo