... inoppugnabile constatazione l’ ho avuta dai musei dalle grandi opere del passato - 
 tutta l’ arte dei secoli scorsi è improntata a scopo pubblicitario esaltazione del guerresco del religioso documentazioni di fatti cerimonie e personaggi nelle loro vittorie nei loro simboli nei loro gradi di comando e di splendore-  
 anche i loro prodotti eccelsi erano in simultanea glorificazione le architetture le reggie i troni drappi alabarde stendardi stemmi ed armi di ogni foggia - 
 non c’ è opera antica se non inghirlandata di trofei pubblicitari di loro arnesi di guerra e vittoria timbrati da sigle e simboli  originali di potenti casati con una libertà autoincensoria ultra-reclamistica   - 
 anche oggi abbiamo i nostri capitani che affrontano poderose imprese per la valorizzazione delle loro battaglie delle loro campagne per i propri prodotti e progetti - 
 ad esempio pirelli re di selve infinite di caucciù proprietario di montagne di gomma produce milioni di pneumatici per dare ed accrescere la velocità al mondo-  non è questo un poema 
 un dramma 
 un quadro 
 una formidabile architettura della più alta poesia della più magica tavolozza della più diabolica fantasia 
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 ansaldo - fiat - marchetti - caproni ...
Depero, Fortunato (1931)
IL FUTURISMO E L'ARTE PUBBLICITARIA  -   vedi testo