Contesto

... ed il pubblico
1
noi futuristi insegniamo anzitutto agli autori il disprezzo del pubblico e specialmente il disprezzo del pubblico delle prime rappresentazioni del quale possiamo sintetizzare così la psicologia rivalità di cappelli e di toilettes femminili - vanità del posto pagato caro che si trasforma in orgoglio intellettuale - palchi e platea occupati da uomini maturi e ricchi dal cervello naturalmente sprezzante e dalla digestione laboriosissima che rende impossibile qualsiasi sforzo della mente
2
noi insegniamo inoltre l' orrore del successo immediato che suol coronare le opere mediocri e banali
i lavori teatrali che afferrano direttamente senza intermediari senza spiegazioni tutti gl individui di un pubblico sono opere più o meno ben costruite ma assolutamente prive di novità e quindi di genialità creatrice
3 gli autori non devono avere altra preoccupazione che quella di un' assoluta originalità novatrice
tutti i lavori drammatici che partono da un luogo comune o attingono da altre opere d arte la concezione la trama o una parte del loro svolgimento sono assolutamente spregevoli
4
i lei-tmotivs dell' amore e il triangolo dell' adulterio essendo già stati troppo usati in letteratura devono essere ridotti ...

contenuto in:

Marinetti, Filippo Tommaso (1911)

MANIFESTO DEI DRAMMATURGHI FUTURISTI - vedi testo