... via lattea all' ombra del palazzo dei vivi e subito tacque il fracasso dei grandi martelli quadrati dello spazio e del tempo 
 ma paolo buzzi non poteva dormire poichè il suo corpo spossato sussultava ad ogni istante alle punture delle stelle velenose che ci assalivano da ogni parte 
 -fratello  
 - mormorò - scaccia lontano da me codeste api che ronzano sulla rosa porporina della mia volontà 
 poi si riaddormentò nell' ombra visionaria del palazzo ricolmo di fantasia da cui saliva la melopea cullante ed ampia della eterna gioia 
 enrico cavacchioli sonnecchiava e sognava ad alta  voce 
 - io sento ringiovanire il mio corpo ventenne io ritorno d' un passo sempre più infantile verso la mia culla - presto rientrerò nel ventre di mia madre 
 - tutto dunque mi è lecito 
 voglio preziosi gingilli da rompere 
 città da schiacciare formicai umani da sconvolgere 
 voglio addomesticare i venti e tenerli a guinzaglio 
 voglio una muta di venti fluidi levrieri per dar la caccia ai cirri flosci e barbuti 
 la respirazione dei miei fratelli dormenti fingeva il sonno di un mare possente su una spiaggia 
 ma l' entusiasmo inesauribile dell' aurora ...
Marinetti, Filippo Tommaso (1911)
UCCIDIAMO IL CHIARO DI LUNA! -   vedi testo