Contesto

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- olà
grandi poeti incendiari fratelli miei futuristi
olà
paolo buzzi gianpietro lucini palazzeschi cavacchioli govoni altomare folgore cardile boccioni carrà russolo balla severini pratella d-alba mazza carrieri frontini
usciamo da paralisi devastiamo podagra e stendiamo il gran binario militare sui fianchi del gorisankar vetta del mondo
uscivamo tutti dalla città con un passo agile e preciso che sembrava volesse danzare cercando ovunque ostacoli da superare
intorno a noi e nei nostri cuori l' immensa ebrietà del vecchio sole europeo che barcollava tra nuvole color di vino
quel sole ci sbatté sulla faccia la sua gran torcia di porpora incandescente poi crepò vomitandosi tutto all' infinito
turbini di polvere aggressiva acciecante fusione di zolfo di potassa e di silicati per le vetrate dell' ideale
fusione d' un nuovo globo solare che presto vedremo risplendere
-vigliacchi -gridai voltandomi verso gli abitanti di paralisi ammucchiati sotto di noi massa enorme di obici irritati già pronti per i nostri futuri cannoni
vigliacchi
vigliacchi
perchè queste vostre strida di gatti scorticati vivi
temete forse che appicchiamo il fuoco alle vostre catapecchie
non ancora
dovremo pur scaldarci nell' inverno ...

contenuto in:

Marinetti, Filippo Tommaso (1911)

UCCIDIAMO IL CHIARO DI LUNA! - vedi testo