Contesto

... respirazione dei miei fratelli dormenti fingeva il sonno di un mare possente su una spiaggia
ma l' entusiasmo inesauribile dell' aurora traboccava già dalle montagne tanto copiosamente la notte aveva dovunque versato profumi e linfe eroiche
paolo buzzi bruscamente sollevato da quella marea di delirio si contorse come nell' angoscia di un incubo
- li udite i singhiozzi della terra
la terra agonizza nell' orrore della luce
troppi soli si chinarono al suo livido capezzale
bisogna lasciarla dormire
ancora
sempre
datemi delle nuvole dei mucchi di nuvole per coprire i suoi occhi e la sua bocca che piange
a queste parole il sole ci porse dall' estremità dell' orizzonte il suo tremulo e rosso volante di fuoco
- alzati paolo
- gridai allora
- afferra quella ruota
io ti proclamo guidatore del mondo
ma ahimè noi non potremo bastare al gran lavoro del binario futurista
il nostro cuore è ancora pieno di un ciarpame immondo code di pavoni pomposi galli di banderuole leziosi fazzoletti profumati
e non abbiamo ancora scacciate dal nostro cervello le lugubri formiche della saggezza
ci vogliono dei pazzi
...

contenuto in:

Marinetti, Filippo Tommaso (1911)

UCCIDIAMO IL CHIARO DI LUNA! - vedi testo