Contesto

... alle porte della capitale
sono gli esseri più vivi i più sradicati i meno vegetali
avanti
a podagra
a podagra
e partimmo scarica formidabile di una chiusa immane
l' esercito della follia si avventò di pianura in pianura colò per le valli ascese rapido alle cime con lo slancio fatale e facile d' un liquido entro enormi vasi comunicanti e infine mitragliò di grida di fronti e di pugni le mura di podagra che risuonò come una campana
dopo avere ubbriacati ucciso calpestati i guardiani la gesticolante marea inondò l' immenso corridoio melmoso del serraglio le cui gabbie piene di velli danzanti ondeggiavano nel vapore delle urine selvatiche e oscillavano più leggiere che gabbie di canarini fra le braccia dei pazzi
il regno dei leoni ringiovanì la capitale
la ribellione delle criniere e il voluminoso sforzo delle groppe inarcate a leva scolpivano le facciate
la loro forza di torrente scavando il selciato trasformò le vie in altrettanti tunnel dalle volte scoppiate
tutta la tisica vegetazione degli abitanti di podagra fu infornata nelle case le quali piene di rami urlanti tremavano sotto la impetuosa grandinata di sgomento che crivellava i tetti ...

contenuto in:

Marinetti, Filippo Tommaso (1911)

UCCIDIAMO IL CHIARO DI LUNA! - vedi testo