Contesto

... barcollava tra nuvole color di vino
quel sole ci sbatté sulla faccia la sua gran torcia di porpora incandescente poi crepò vomitandosi tutto all' infinito
turbini di polvere aggressiva acciecante fusione di zolfo di potassa e di silicati per le vetrate dell' ideale
fusione d' un nuovo globo solare che presto vedremo risplendere
-vigliacchi -gridai voltandomi verso gli abitanti di paralisi ammucchiati sotto di noi massa enorme di obici irritati già pronti per i nostri futuri cannoni
vigliacchi
vigliacchi
perchè queste vostre strida di gatti scorticati vivi
temete forse che appicchiamo il fuoco alle vostre catapecchie
non ancora
dovremo pur scaldarci nell' inverno prossimo per ora ci accontentiamo di far saltare in aria tutte le tradizioni come ponti fradici
la guerra
ebbene sì essa è la nostra unica speranza la nostra ragione di vivere la nostra sola volontà
sì la guerra
contro di voi che morite troppo lentamente e contro tutti i morti che ingombrano le nostre strade
sì i nostri nervi esigono la guerra e disprezzano la donna poichè noi temiamo che braccia supplici s' intreccino alle nostre ginocchia la mattina della partenza
che ...

contenuto in:

Marinetti, Filippo Tommaso (1911)

UCCIDIAMO IL CHIARO DI LUNA! - vedi testo