Contesto

... nella solitudine aerea degli altipiani
- uccidiamo il chiaro di luna
alcuni accorsero alle cascate vicine gigantesche ruote furono inalzate e le turbine trasformarono la velocità delle acque in magnetici spasimi che s' arrampicarono a dei fili su per alti pali fino a dei globi luminosi e ronzanti
fu così che trecento lune elettriche cancellarono coi loro raggi di gesso abbagliante l' antica regina verde degli amori
e il binario militare fu costruito
binario stravagante che seguiva la catena delle montagne più alte e sul quale si slanciarono tosto le nostre veementi locomotive impennacchiate di grida acute via da una cima all' altra gettandosi in tutti i precipizi e arrampicandosi dovunque in cerca di abissi affamati di svolti assurdi e d' impossibili zig-zag
tutt' intorno da lontano l' odio illimitato segnava il nostro orizzonte irto di fuggiaschi
erano le orde di podagra e di paralisi che noi rovesciammo nell' indostan
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accanito inseguimento
ecco scavalcato il gange
finalmente il soffio impetuoso dei nostri petti fugò davanti a noi le nuvole striscianti dagli avvolgimenti ostili e noi scorgemmo all' orizzonte i sussulti verdastri dell' oceano indiano a cui il sole ...

contenuto in:

Marinetti, Filippo Tommaso (1911)

UCCIDIAMO IL CHIARO DI LUNA! - vedi testo