... orchestre e i cori invisibili fiatano ogni tanto con musica sintetica fuori dal suolo
opportuni silenzi di sette otto secondi permettono il necessario riordinarsi della fantasia agitata dello spettatore
il crescendo emozionante dei diversi spettacoli culmina nel grande palcoscenico centrale su cui a picco alla altezza di 100 m
lo zenit della cupola celestiale del teatro meccanizza nelle sue orbite metalliche il movimento drammatizzato di un sole di una luna delle costellazioni degli aeroplani con relativi fumi colorati
cosi il globo rosso enorme di un magnifico sole all’ aurora investe per esempio coi suoi raggi gli spettatori poi se necessario diventa sole tramontante vermiglio e un po’ gelato da un nascente chiaro di luna artificiale mescolandosi alle prospettive di una popolosa strada di città americana trasmessa televisionisticamente
il verismo in primo piano di un film di caccia grossa con relativi colpi di fuoco viene corretto dalla astrazione pura di una aeropittura di balla benedetta dottori o di fillia proiettata
lo spettatore ne gode immerso in adatte o contrastanti atmosfere luminose
la unità che domina le azioni simultanee nei diversi palcoscenici degli schermi e delle orbite celesti è rotta dall’ intervento creativo improvvisato degli spettatori e tal volta ...
Filippo Tommaso Marinetti (1933)
IL TEATRO TOTALE FUTURISTA - vedi testo