Contesto

... poesia pubblicitaria di giovanni gerbino
manifesto futurista
per poesia pubblicitaria non deve intendersi una filastrocca di parole gettate giù obbligatoriamente per cantare con voce lugubre le qualità d’ un prodotto industriale o commerciale vergognandosi infine di assumerne la paternità come è d’ uso con evidente malafede in certi rimaioli passatisti ma vera e propria poesia nel senso più alto della parola
noi futuristi siamo stati i primi nel mondo a glorificare il canto dei motori le lucentezze metalliche le vertigini della velocità la macchina il grattacielo il sole elettrico e con la poesia e con la pittura
tutto ciò con vero amore e con fede molto maggiore di quei poeti che ancora oggi si immalinconiscono guardando la luna lanterna dei ladri di campagna e dei poeti pedoni oppure un tramonto isterico
alla luna che nessuno ha poi mai avvicinato chissà come dev’ essere cattiva io preferisco la lampadina elettrica della mia camera da letto e ad un tramonto il falò di un mucchio di libri passatisti
esaltare un prodotto industriale o ...

contenuto in:

Giovanni Gerbino (1933)

POESIA PUBBLICITARIA - vedi testo