... con la sua monotonia dal punto di vista artistico e il suo veleno dal punto di vista morale in quanto denigra automaticamente il pensiero avvilisce la povertà scoraggia c sporca l' amore
la teatralità e la mondialità collaborando sullo schermo con l' ossessione del denaro-lusso danno assurdamente al comune denominatore del pubblico il lugubre senso d' una vita in fondo ad un abisso dominato in giro da irraggiungibili cime d' oro gemme felicità e nudità paradisiache
quel comune denominatore d' ogni pubblico umiliato così e sputato dall’ alto viene preso brutalmente dalle velocità cinematografiche che lo costringono a raggiungere ad ogni costo al più presto la ricchezza lussuosa splendente sullo schermo rapinando il vicino all' istante o scannandolo la notte seguente
4 l’ estetica idiota del delitto americano tetra triangolante fuga di fattacci per corridoi uffici scale buie con rivoltelle puntate tra i battenti crolli di poliziotti giù per i buchi del soffitto su casseforti trapanate da cannelli ossidrici ecc
occorre quindi nella creazione dei nuovi film combattere questi vizi cinematografici con le seguenti virtù cinematografiche da aggiungere a quelle segnalate all’ inizio di questo articolo
1 la passione per l’ originalità nella vita ...
Filippo Tommaso Marinetti (1934)
MORALE FASCISTA DEL CINEMATOGRAFO - vedi testo