Contesto

... la poesia dei tecnicismi
manifesto futurista
dopo avere bevuto in velocità rombi e tonfi di motori a scoppio batteria di idrovore e motoaratrici fuor dall' incubo delle abolite paludi pontine immenso prodigio geometrico e policromo di neonate messi sature di sole e fulgidi canali che infilzano l' orizzonte i futuristi benedetta brizzi di gese carta masnata scrivo scurto sibò trecca illustrano nel salone palestra della g.i.l. gil di littoria questi principi
compito della poesia e delle arti è sempre quello di idealizzare l’ universo verbalizzarne riplasmandone e sonorizzandone i pensieri le forme i colori i suoni i rumori i profumi e i tattilismi coll' avvento soprannaturale della macchina l’ universo si è arricchito della velocità aritmetica geometrica algebrica di un lavoro che si sforza di essere sempre più autonomo sganciato dall' individuo umano
nuovo compito della poesia e delle arti nell' italia imperiale fascista figlia della guerra veloce quello di organizzare con proficua distribuzione d' intuiti e sforzi creativi quindi a gruppi corporativamente l' idealizzazione dei singoli lavori concettuali amministrativi manuali meccanici
il nostro tempo italiano è caratterizzato da un forte patriottismo guerriero che diventa religione della patria da un forte tormento economico ...

contenuto in:

Marinetti, Filippo Tommaso (1938)

LA POESIA DEI TECNICISMI - vedi testo