Contesto

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rovesciamo tutto dunque e proclamiamo l' assoluta e completa abolizione della linea finita e della statua chiusa
spalanchiamo la figura e chiudiamo in essa l' ambiente
proclamiamo che l' ambiente deve far parte del blocco plastico come un mondo a sé e con leggi proprie che il marciapiede può salire sulla vostra tavola e che la vostra testa può attraversare la strada mentre tra una casa e l' altra la vostra lampada allaccia la sua ragnatela di raggi di gesso
proclamiamo che tutto il mondo apparente deve precipitarsi su di noi amalgamandosi creando un' armonia colla sola misura dell' intuizione creativa che una gamba un braccio o un oggetto non avendo importanza se non come elementi del ritmo plastico possono essere aboliti non per imitare un frammento greco o romano ma per ubbidire all' armonia che l' autore vuol creare
un insieme scultorio come un quadro non può assomigliare che a sé stesso poiché la figura e le cose devono vivere in arte al di fuori della logica fisionomica
così una figura può essere vestita in un braccio e nuda nell' altro e le diverse linee d' un vaso di fiori
possono rincorrersi agilmente fra ...

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Boccioni, Umberto (1912)

MANIFESTO TECNICO DELLA SCULTURA FUTURISTA - vedi testo