Contesto

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perché servirsi ancora di quattro ruote esasperate che s' annoiano dal momento che possiamo staccarci dal suolo
liberazione delle parole ali spiegate dell' immaginazione sintesi analogica della terra abbracciata da un solo sguardo e raccolta tutta intera in parole essenziali
ci gridano la vostra letteratura non sarà bella
non avremo più la sinfonia verbale dagli armoniosi dondolii e dalle cadenze tranquillizzanti
ciò è bene inteso
e che fortuna
noi utilizziamo invece tutti i suoni brutali tutti i gridi espressivi della vita violenta che ci circonda
facciamo coraggiosamente il brutto in letteratura e uccidiamo dovunque la solennità
via
non prendete di quest arie da grandi sacerdoti nell' ascoltarmi
bisogna sputare ogni giorno sull' altare dell' arte
noi entriamo nei dominii sconfinati della libera intuizione
dopo il verso libero ecco finalmente le parole in libertà
non c' è in questo niente di assoluto né di sistematico
il genio ha raffiche impetuose e torrenti melmosi
esso impone talvolta delle lentezze analitiche ed esplicative
nessuno può rinnovare improvvisamente la propria sensibilità
le cellule morte sono commiste alle vive
l' arte è un bisogno di distruggersi e di sparpagliarsi grande inaffiatoio di ...

contenuto in:

Filippo Tommaso Marinetti (1912)

MANIFESTO TECNICO DELLA LETTERATURA FUTURISTA - vedi testo