... il pensiero alla sfortunata esperienza di agricoltore della mia lontana giovinezza perchè veda subito ondeggiarmi davanti agli occhi incantati il dolce fumino sfumato di rosa del miracoloso letamaio
col letamaio rivedo la riva nuda del fosso piena di pioppine esili e fruscianti che rassomigliavano ad una fila di ragazze senza mammelle e senza fianchi tutte fremiti e fruscii di vestiti di foglie e di capelli
ma non soltanto il letamaio agognato e il fosso disputato
rivedo anche e sopra tutto la scena del drammatico annegamento della bambina dei contadini della truzzara e provo un violento rimescolìo del sangue come quel giorno funesto
e non importa ch’ io abbia assistito al triste caso o esso mi sia stato riferito
sentivo troppo bene che il solo responsabile ero io perchè senza la mia maledetta manìa di ordine e di pulizia la povera piccina non sarebbe mai caduta nell’ acqua
nella mia parte di fosso non c’ era un solo sprocco per afferrarla e trattenerla per lo straccetto delle vestine
nella parte di fosso del grassone la paura delle biscie e l' impossibilità fisica di rompere l’ intrico dei rovi e degli spini l’ avrebbe tenuta lontana ...
Govoni, Corrado (1941)
LA POESIA DELLA AGRICOLTURA INTENSIVA – MANIFESTO/RACCONTO - vedi testo