Contesto

... e ingannare dall’ acqua limpida e perfida
la povera mamma corse come una pazza fino al fosso senza aprir bocca
si buttò a terra sulla proda e bastò che si sporgesse e allungasse il braccio tremante per pescare la sua misera creaturina
quando si alzò con la piccola annegata in braccio apparì subito inzuppata dal collo ai piedi come se si fosse stretta al petto una sorgente
incamminandosi lentamente verso casa cacciò un lungo interminabile ululato di belva ferita a morte
e fu come se un’ orrenda massa di dolore avesse fatto improvvisamente irruzione dalla terra o si fosse abbattuta dal cielo di cui lei fosse l’ oggetto designato e la miserabile vittima come un albero aggredito e squassato dalla furia devastatrice della bufera o una casa nel paesaggio massacrato e incenerito dal fuoco urlante del sole di agosto
quel fosso allora l’ ho davanti agli occhi commossi come una reliquia trasparente
lo vedo riempito a metà d’ acqua chiarissima perfidamente atteggiata a un fresco sorriso limitato e sagomato come una lunga bara di cristallo con la bambina annegata distesa e composta sul piano inferiore come un roseo difetto nello spessore del vetro
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contenuto in:

Govoni, Corrado (1941)

LA POESIA DELLA AGRICOLTURA INTENSIVA – MANIFESTO/RACCONTO - vedi testo