... con qualsiasi stagione il fondo strano e misterioso come il suo proprietàrio ripiombava da un capo all’ altro nel suo cupo e sinistro limbo di silenzio di squallore e d’ inoperosità
io non avevo mai messo piede in quel fondo curiosamente denominato la truzzara benché ne avessi sempre avuto il più vivo desiderio e l’ occasione di farlo si presentasse ogni giorno come cacciatore come assetato oppure come acquirente di bovini di foraggi o di semi selezionati
ogni pretesto era buono per introdursi nel cortile della casa colonica per entrare addirittura nella casa o nella stalla non è qui il tal sensale
non sapete il giorno che verrà il padrone
avete già combinato per la trebbiatrice
ma per quanto fossi passato infinite volte davanti al suo ingresso percorrendo la strada di campagna che conduce al paese pur con quell inconfessato desiderio avevo sentito che qualche cosa una specie di malefico influsso mi spingeva sempre via da quel luogo su cui pareva pesare l’ aria maledetta e ripugnante che hanno tutti i luoghi che nascondono la storia di qualche delitto mostruoso o di qualche terribile nefantezza umana
non potevo mai fare a meno passando di dare ...
Govoni, Corrado (1941)
LA POESIA DELLA AGRICOLTURA INTENSIVA – MANIFESTO/RACCONTO - vedi testo