Contesto

... applausi odore di fieno fango sterco non sento più i miei piedi gelati odore di salnitro odore di marcio timpani flauti clarini dovunque basso alto uccelli cinguettare beatitudine ombrie cip-cip-cip brezza verde mandre don-dan-don-din-bèèè orchestra i pazzi bastonano i professori d' orchestra questi bastonatissimi suonare suonare grandi fragori non cancellare precisare ritagliandoli rumori più piccoli minutissimi rottami di echi nel teatro ampiezza 300 chilometri quadrati fiumi maritza tungia sdraiati monti-ròdopi ritti alture palchi loggione 20000 shrapnels sbracciarsi esplodere fazzoletti bianchissimi pieni d' oro tum-tumb 20000 granate protese strappare con schianti capigliature nerissime zang- tumb - zang - tumb - tuuumb l' orchestra dei rumori di guerra gonfiarsi sotto una nota di silenzio tenuta nell' alto cielo pallone sferico dorato che sorveglia i tiri
noi vogliamo intonare e regolare armonicamente e ritmicamente questi svariatissimi rumori
intonare rumori non vuol dire togliere ad essi tutti i movimenti e le vibrazioni irregolari di tempo e d' intensità ma bensì dare un grado o tono alla più forte e predominante di queste vibrazioni
il rumore infatti si differenzia dal suono solo in quanto le vibrazioni che lo producono sono confuse e irregolari sia nel tempo che nella intensità
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Luigi Russolo (1913)

L'ARTE DEI RUMORI - vedi testo