Contesto

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rivoluzione tipografica
io inizio una rivoluzione tipografica diretta contro la bestiale e nauseante concezione del libro di versi passatista e dannunziana la carta a mano seicentesca fregiata di galee minerve e apolli di iniziali rosse a ghirigori ortaggi mitologici nastri da messale epigrafi e numeri romani
il libro deve essere l' espressione futurista del nostro pensiero futurista
non solo
la mia rivoluzione è diretta contro la così detta armonia tipografica della pagina che è contraria al flusso e riflusso ai sobbalzi e agli scoppi dello stile che scorre nella pagina stessa
noi useremo perciò in una medesima pagina tre o quattro colori diversi d' inchiostro e anche 20 caratteri tipografici diversi se occorra
per esempio corsivo per una serie di sensazioni simili o veloci grassetto tondo per le onomatopee violente ecc
ortografia libera espressiva
la necessità storica dell' ortografia libera espressiva è dimostrata dalle successive rivoluzioni che hanno sempre più liberato dai ceppi e dalle regole la potenza lirica della razza umana
1 - infatti i poeti incominciarono coll' incanalare la loro ebrietà lirica in una serie di fiati uguali con accenti echi rintocchi o rime prestabilite a distanze ...

contenuto in:

Marinetti, Filippo Tommaso (1913)

L'IMMAGINAZIONE SENZA FILI E LE PAROLE IN LIBERTA' - vedi testo